martedì 28 gennaio 2014

Zuppa cremosa con orzo, zucca e fagioli azuki

Namaste :-)
Non so da voi ma qui è arrivato un freddo artico e un umido insopportabile... non ce la faccio ne' mentalmente ne' fisicamente a sopportare il freddo... mi sembra che mi si ibernino le facoltà intellettive! Vago con non so quanti strati di maglioni addosso e in casa pure con la copertina di pile! Anche ora che vi sto scrivendo mi dovreste vedere come sono rinvoltolata con la mia amata copertina... :-D
Con questo freddo a che ricetta posso pensare se non a una zuppa bollente?!?
Come vi avevo anticipato ieri su facebook ho usato degli ingredienti davvero speciali e salutari: zucca, fagioli azuki e alga kombu. Cosa hanno di speciale? Gli azuki rinforzano i reni, il pancreas e l'intestino; la zucca ha un effetto benefico sullo stomaco e ha proprietà rilassanti; l'alga kombu è ricca di sali minerali, vitamine del complesso B (ha anche tracce di B12, fondamentale per fissare il ferro) e aiuta l'organismo a disintossicarsi.
Aggiungiamo a questi ingredienti magici un cereale semintegrale in chicco, ricco di fibre e di energia... il risultato è una ricetta super-sana, super-calda e super-buona!
Mettiamoci ai fornelli, così ci scaldiamo ;-)

Ingredienti:
150 gr di orzo, 500 gr di fagioli azuki (pesati già lessati), 600 gr di zucca (pesata già pulita), 1 scalogno, 4 cucchiaio di olio extravergine di oliva, sale, 1 striscia di alga Kombu, 2 cucchiai di tamari, 3 mestoli di acqua di cottura dei fagioli (o di brodo, o di acqua), 1 rametto di rosmarino, lievito alimentare in scaglie o in fiocchi.

Preparazione:
Facciamo una premessa sulla cottura degli ingredienti. Ho messo fagioli azuki già lessati perchè, per quanto riguarda gli azuki (e i legumi secchi in generale), ho l'abitudine di cuocerli in grande quantità e poi di congelarli in sacchettini già pesati, in modo che all'occorrenza basta scottarli in acqua bollente per pochi minuti e sono pronti. Se per caso invece partite per fare questa ricetta con i fagioli azuki secchi dovete ricordarvi di metterli in ammollo la sera prima; sciacquateli e cuoceteli in abbondante acqua per quaranta minuti o, se usate la pentola a pressione, cuocete per 20 minuti dal fischio. A questo punto potete scolarli e usarli a vostro piacimento!
Chiusa parentesi sugli azuki, occupiamoci dell'orzo. Per questa ricetta l'ho cotto con tre parti di acqua perchè lo volevo bello morbido; portatelo a ebollizione, aggiungete un pizzico di sale, abbassate la fiamma, coprite e fate cuocere fino ad assorbimento dell'acqua (circa 20 minuti).
In una pentola capiente scaldate due cucchiai di olio con il rosmarino tritato; aggiungete lo scalogno tritato con un pizzico di sale e fate rosolare per un paio di minuti. Aggiungete la zucca pulita e tagliata a dadini con un pizzico di sale, il tamari e saltatela a fuoco vivace per qualche minuto; abbassate la fiamma coprite e lasciate cuocere per 5 minuti. A questo punto uniamo i fagioli azuki e mescoliamo bene per farli insaporire. Aggiungete 3 mestoli dell'acqua di cottura degli azuki o, se l'avete già buttata, potete usare del brodo vegetale o acqua leggermente salata... apro parentesi: quando è possibile vi consiglio di riutilizzare l'acqua di cottura dei fagioli perchè contiene molti sali minerali che altrimenti andrebbero persi. Unite l'alga kombu e portate a cottura; quando sentirete che la zucca è bella tenera frullate il tutto fino ad ottenere una crema omogenea. Rimettete sul fuoco e aggiungete l'orzo; mescolate bene e cuocete per altri 5 minuti per farlo insaporire bene. Servite condendo la zuppa con i due cucchiai di olio di oliva rimasto e con una spolverata di lievito alimentare; assaporatela calda e ricordatevi che se riposa un po' è ancora più buona, quindi potete anche prepararla il giorno prima!
Buon Appetito :-)



giovedì 23 gennaio 2014

Piadine di grano saraceno

Namaste :-)
Come state? Intanto volevo dirvi una cosa... GRAZIE!!!!!!!!! Negli ultimi giorni il numero delle persone che seguono il blog e la pagina facebook del blog è cresciuto in modo esponenziale... che dire... mi fa tanto piacere sapere che c'è così tanto interesse intorno all'alimentazione naturale e, in particolar modo, vegan! E se posso dare il mio piccolo contributo alla causa con qualche ricettina sono più che contenta!
Stasera non mi dilungo troppo con i miei soliti sproloqui (per questa volta ve la cavate!)... capirete, è quasi mezzanotte e ho appena finito di lavorare al computer, quindi non potrei rispondere di quello che questa mente offuscata dal sonno potrebbe dire... Ma ci tenevo tanto ormai a darvi questa ricetta visto che in molti me l'avete chiesta! Ecco il risultato dell'esperimento fatto ieri sera per cena (qualcuno di voi aveva già sbirciato le foto della preparazione su facebook!): le piadine fatte con farina di grano saraceno!
Innanzitutto vi volevo spiegare perchè ho scelto di farle proprio con questa farina. Per prima cosa perchè è buona e profumata! Poi perchè non tutti la conoscono.... Ma soprattutto l'ho scelta pensando che magari avrebbe fatto piacere a chi ha problemi di intolleranza o allergia al glutine. Infatti, a dispetto del nome, il grano saraceno non è un grano e non contiene glutine! Non fa parte della famiglia del frumento ma della famiglia delle poligonacee... quindi non è un vero e proprio cereale anche se ormai, per uso comune, viene considerato come tale... in realtà è uno "pseudo-cereale". E' molto comodo da usare perchè è ricco di aminoacidi essenziali (proteine) e non contiene glutine, quindi è perfetto da usare in casi di allergie o intolleranze. Altri cereali naturalmente privi di glutine sono il riso, il mais, il miglio, l'amaranto e la quinoa. Chi è allergico o intollerante deve invece tenersi alla larga ovviamente dal grano (tenero e duro), ma anche dal kamut (che è l'"antenato" del grano duro), dal farro (che è l'"antenato" del grano tenero), dall'orzo, dalla segale e dall'avena. Inoltre sono vietati cous cous e boulgur perchè sono derivati dalla lavorazione del grano. Attenzione va fatta anche a prodotti che magari non pensiamo possano contenere glutine; tra questi vi ricordo il malto (perchè deriva sempre dalla fermentazione dell'orzo, anche quando si tratti di malto di riso o di mais) e la salsa di soia shoju (che, a differenza della salsa di soia tamari, non viene prodotta esclusivamente dalla soia, ma dal frumento e soia).
Chiusa la mia consueta parentesi da "maestrina", mettiamoci a cucinare! Queste piadine sono veramente buone! La farina di grano saraceno dona alla preparazione un gusto e una fragranza unici... qui sono rimaste solo le briciole!
Ovviamente qui vi do la ricetta solo dell'impasto... la farcitura la lascio alla vostra fantasia e al vostro gusto :-)
Quelle che vedete nella foto sono farcite con hummus di ceci e pomodori secchi... abbinamento che vi consiglio caldamente! Come: "Cos'è l'hummus?!?" .... per chi non avesse studiato può rileggere questo mio post di qualche tempo fa con la mia ricettina per farvelo!
Al lavoro! :-)

Ingredienti:
(Dose per 10 piadine di circa 12 cm di diametro) 300 gr di farina di grano saraceno, 140 gr di acqua, 20 gr di olio extravergine di oliva, 1 cucchiaino di sale.

Preparazione:
In una terrina miscelate la farina con il sale e fate al centro un buco a fontana. Versateci al centro l'olio e poca acqua e iniziate a mescolare con una forchetta incorporando piano la farina; continuate a versare a filo l'acqua e a mescolare fino a che otterrete un impasto abbastanza denso da poter lavorare con le mani. Impastate bene e dividete l'impasto in 10 parti uguali. Stendete con il mattarello sulla spianatoia infarinata le piadine e cuocetele su una padella calda antiaderente per qualche minuto per lato. Farcitele a piacere e servitele calde. Pronte!
Buon Appetito :-)




sabato 18 gennaio 2014

Pizza di okara

Namaste :-)
Come state? In questo periodo come sapete ho un po' di impegni, quindi il tempo per aggiornare il blog è un po' pochino, ma tra una capriola e un triplo salto mortale voglio fare il possibile per passare a farvi un salutino ogni tanto! ;-) Quindi, visto che ho già portato le bimbe a scuola e visto che i miei due uomini di casa (uno piccolo e uno grande) sono sempre a letto, forse ce la faccio a scrivere un po'!
Come è il tempo da voi? Qui ormai piove da giorni... grigio ovunque... e se non stiamo attenti il grigio che è intorno a noi ci può contagiare, intristire e toglierci energie. Reagiamo! Lo sappiamo tutti come è facile essere carichi e di buon umore quando c'è il sole... tutto sembra più semplice e bello... il difficile è esserlo quando piove! E questo vale un po' per tutte le situazioni... quando la nostra vita scorre tranquilla è facile essere ottimisti e allegri, così come è facile lasciarsi prendere dalla tristezza e dallo scoraggiamento quando qualcosa va storto. Ma pensiamoci bene: senza la minima difficoltà dove potremmo trovare stimoli per migliorarci e uscire dal torpore? Se le cose scorrono tranquille difficilmente possiamo avere la spinta per metterci in discussione e migliorarci. Ogni difficoltà che incontriamo, grande o piccola che sia, andrebbe vissuta come un'opportunità: una sfida che ci spinge ad essere migliori, più forti e a tirare fuori il nostro potenziale che spesso non crediamo nemmeno di avere! Proviamoci! ...Quindi, compito della piovosa e grigia giornata di oggi: non lasciarsi contagiare dalla tristezza del tempo ma sfruttare questa occasione come spinta per tirare fuori il sole che è in noi e contagiare chi ci sta intorno! Così, oltre che trasformare la nostra giornata daremo anche un po' di felicità a chi ci sta vicino... che alla fine è la cosa più bella!
Arriviamo alla ricetta di oggi. In una giornata grigia e piovosa, cosa fare per tirare su il morale a tutti? Pizza calda per tutti! Lo so... la ricetta della pizza ve l'avevo già data (leggete qui!) ...ma oggi vi do una versione un po' diversa che a me piace molto! Immagino che molti di voi che mi stanno leggendo siano come me nel "tunnel" dell'autoproduzione.... e se siete invischiati nell'autoproduzione di latte di soia e tofu, sicuramente avrete spesso tanta okara da smaltire. Spesso vi do ricette per riutilizzare l'okara... per esempio ho fatto crakers, polpette, bocconcini, piadine, e i miei ormai famosi cookies.... e oggi ci facciamo la pizza! Mi piace molto usare l'okara per pizze e focacce perchè rende l'impasto molto soffice e saporito e lo arricchisce comunque di proteine.
Quindi tirate fuori grembiuli, spianatoie e mettiamoci a impastare... stasera pizza! :-)

Ingredienti:
300 gr di okara, 200 gr di farina integrale, 500 gr di farina di tipo "0", 2 bustine di lievito di birra in polvere, 2 cucchiaini di zucchero di canna integrale, 2 cucchiaini di sale marino integrale, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, circa 300 gr di acqua (la quantità dell'acqua dipende dal grado di umidità dell'okara che andrete ad utilizzare); condimenti a piacere per la pizza (passata di pomodoro, mozzarella veg, verdure miste, olive, capperi, olio, sale, origano, ecc)

Preparazione:
In una terrina miscelate le farine, l'okara e il sale e fateci un buco al centro a fontana. Nel centro mescolate il lievito, lo zucchero, poca farina e aggiungete acqua tiepida quanto basta per ottenere una pastella morbida non troppo fluida; coprite e lasciare riposare almeno un quarto d'ora. Trascorso il tempo di riposo iniziate ad impastare aggiungendo  l'acqua e incorporando gradualmente la farina; impastate a lungo con le mani sulla spianatoia infarinata, fate un taglio a croce sull'impasto, coprite con un telino e lasciate lievitare in forno spento con la lucina accesa per un'oretta. Riprendete l'impasto e stendetelo su una teglia ricoperta da carta da forno; coprite la teglia con un telino e lasciate lievitare (sempre nel forno spento con la lucina accesa) per un'altra mezz'ora. A questo punto potete condire la vostra pizza come preferite... se non l'avete mai provata vi consiglio di metterci un po' di mozzarella veg (qui la ricetta!). Cuocete in forno già caldo a 250° per circa 15-20 minuti. Pronta!
Buon Appetito :-)


sabato 11 gennaio 2014

Arrosto di seitan ripieno di funghi e radicchio

Namaste :-)
Scusate la latitanza dell'ultimo periodo... non è carenza di ricette da darvi.. anzi! Ne ho inventate almeno altre quattro che devo darvi... ma oggetiva carenza di tempo! Periodo un po' intenso di lavoro (non lamentiamoci!) e quindi durante gli orari improponibili in cui di solito aggiorno il blog (di notte!) devo comunque lavorare o finire di fare un po' di cose..
Comunque non disperate: non vi ho abbandonato! Stamani infatti ho deciso di premere il "tasto pausa" per una mezz'oretta e aggiornare un po' il blog!
Come prima ricetta non potevo non darvi questa... in tanti me l'avevate richiesta: l'arrosto di seitan ripieno di funghi e radicchio :-)
E' una ricetta "importante", di quella che si fa per le grandi occasioni; il tempo di preparazione infatti è un po' lungo ma sicuramente il fatto di lasciare a bocca aperta i vostri invitati (sia vegani che carnivori!) ripagherà abbondantemente le vostre fatiche! Effettivamente la soddisfazione maggiore la proverete nei confronti dei carnivori, proprio perché l'impatto visivo di questo piatto è notevole: sembra arrosto vero! ...e questo ammetto che mi ha fatto un po' impressione... sinceramente non impazzisco per le preparazioni che ricordano la carne (wurstel, affettati, hamburger..), in quanto non ne vedo proprio lo scopo e mi fanno anche un po' effetto se sono troppo "realistiche"... ma, soprattutto se abbiamo ospiti un po' scettici sulla cucina vegana, possono essere una bella carta da giocare!
Via, mettiamoci a cucinare subito perchè la preparazione è un po' lunghetta...

Ingredienti:
Per il seitan: 250 gr di farina di tipo "0", 250 gr di farina integrale, 300 gr di acqua tiepida.
Per la marinatura: olio extravergine di oliva, salvia, timo, rosmarino, 2 cucchiai di tamari.
Per il ripieno: 200 gr di funghi (pesati già puliti), 1/2 radicchio, 1 scalogno, 2 cucchiai di tamari, 1 pizzico di sale, 2 mestolini di acqua, 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva.
Per la cottura: brodo vegetale (sedano, carota, cipolla, alga kombu), salvia, rosmarino, olio extravergine d'oliva.

Preparazione:
In una terrina miscelate le due farine e impastatele con l'acqua tiepida fino ad ottenere un impasto elastico. Ecco come appare il primo impasto:
Coprite l’impasto con un telino e fate riposare almeno mezz’ora. Mettete l’impasto in uno scolapasta, mettete il tutto dentro l’acquaio e aprite l’acqua fredda a filo. Iniziate ad impastare sotto l’acqua; noterete che dall’impasto inizierà ad uscire acqua biancastra (è l’amido che se ne va). Continuate ad impastare fino a che l’acqua uscirà limpida; noterete che via via che impastate la consistenza inizierà a cambiare notevolmente diventando sempre più elastica e fibrosa: avete ottenuto la massa di glutine. Eccola qua:
Prendete un contenitore e disponete sul fondo un po' di olio di oliva e un po' di erbe aromatiche tritate (timo, salvia e rosmarino); metteteci il seitan e ricoprite con olio, erbe aromatiche e due cucchiai di tamari. Coprite e mettete in frigo per almeno un paio di ore; ovviamente più lo lasciate marinare (anche una notte intera) e più il seitan sarà saporito.
Intanto possiamo occuparci del ripieno. In una padella cuocete i funghi tritati, il radicchio affettato finemente e lo scalogno tritato con un pizzico di sale e due cucchiai di tamari; cuocete a fiamma vivace per 5 minuti e poi togliete dal fuoco. Tenetene da parte circa 2/3 per farcire il seitan; con il rimanente prepariamo una salsina di accompagnamento aggiungendo due mestolini di acqua, un cucchiaio di olio, un pizzico di sale e frullando il tutto fino ad ottenere una crema omogenea.
A questo punto riprendiamo il nostro seitan marinato e stendiamolo su un tagliere o un piano di lavoro, allungandolo in modo da ottenere un rettangolo il più possibile regolare:
Stendiamoci sopra il ripieno di radicchio e funghi:
Arrotoliamo delicatamente il seitan:
Leghiamolo con uno spago da cucina proprio come se fosse un arrosto:
Per renderlo ancora più saporito inseriamo tra il seitan e lo spago rametti di rosmarino e foglie di salvia:
Adesso "fasciamo" il nostro seitan con una garza o un telino di cotone in modo che durante la cottura nel brodo mantenga la forma e non disperda le erbe aromatiche:
Cuocete per circa mezz'ora il seitan in brodo bollente ottenuto aggiungendo all'acqua sedano, carote, cipolle e un pezzetto di alga kombu:
Trascorso il tempo di cottura togliete il seitan dal brodo, togliete la garza e fatelo rosolare in padella a fuoco vivace per qualche minuto con un filo di olio di oliva:
A questo punto siamo quasi pronti, non ci resta che passarlo in forno prima di servirlo a 200° per una decina di minuti... meglio se accompagnato da patate arrosto!
Togliete lo spago e le erbe aromatiche, tagliatelo a fette e servitelo caldo accompagnato dalla salsina. Pronto!
Buon Appetito :-)



mercoledì 1 gennaio 2014

Ravioli alle noci con olio al basilico e melograno

Namaste :-)
BUON ANNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non so per voi, ma per me il Capodanno è il giorno più bello di tutti! Mi ha sempre dato l'idea di regalarci la possibilità di dare un colpo di spugna a tutto quello che non ci piace e che ci impedisce di essere felici... e così, liberi da zavorre (a cui molto spesso ci siamo legati da soli!) possiamo ripartire a costruire con energia ed entusiasmo la nostra felicità! In questo giorno è vietato piangerci addosso ma dobbiamo tirare fuori tutta la grinta che abbiamo, ma che spesso non crediamo di avere, rimboccarci le maniche e fare quello che ci rende felici! Sennò che ci stiamo a fare al mondo se non per essere felici e aiutare gli altri ad essere felici?
Quindi Buon Anno di cuore a tutti!
Per l'inizio di questo nuovo anno vi regalo una ricettina direttamente dal mio menu di San Silvestro!
In questa ricetta ho voluto usare i chicchi di melograno, un po' perché fin dall'antichità questo frutto è sempre stato simbolo di abbondanza e longevità, e quindi si ritiene di buon auspicio consumarlo per Capodanno... e un po' perchè questo frutto ha delle proprietà benefiche incredibili! E' infatti ricco di vitamine (A, B, C, E e K), di sali minerali (calcio, ferro, fosforo, manganese,potassio, rame e zinco) ed è una fonte importante di antiossidanti.
Quindi mettiamoci ai fornelli per la prima ricetta del 2014! :-)

Ingredienti:
Per la pasta: 350 gr di farina di tipo "0", 150 gr di farina di grano duro, 300 gr di acqua tiepida.
Per il ripieno: 125 gr di tofu, 75 gr di noci, 2 cucchiaini di lievito alimentare in scaglie, 1 pizzico di sale, 2 cucchiaini di tamari, 1/2 cucchiaino di maggiorana.
Per il condimento: olio di oliva, basilico, chicchi di melograno, pepe nero, sale.

Preparazione:
In una terrina miscelate le due farine, fate un buco a fontana e iniziate ad impastare aggiungendo piano piano l'acqua. Lavorate bene sulla spianatoia fino ad ottenere un impasto sodo, liscio ed elastico. Coprite con un telino (per evitare che la pasta si secchi) e intato preparate il ripieno.
Unite nel frullatore il tofu, le noci, la maggiorana, il lievito alimentare e il tamari; frullate bene fino ad ottenere una crema omogenea e regolate di sale.
Sulla spianatoia infarinata tirate la sfoglia con il mattarello. Con un cucchiaino o con una tasca da pasticcere posizionate il ripieno sulla sfoglia; fate attenzione a mettere il ripieno a intervalli regolari e solo su metà della sfoglia:
Con un pennello inumidite la sfoglia tutto intorno al ripieno (vi servirà per fare aderire bene la sfoglia e "sigillare" i ravioli):
Prendete delicatamente il bordo superiore della sfoglia (che avevate lasciato senza ripieno) e utilizzatela per ricoprire la metà della sfoglia con il ripieno. Fate aderire bene premendo con le dita i due strati di sfoglia, facendo attenzione a premerla bene soprattutto intorno al ripieno per evitare che si formino bolle d'aria che farebbero gonfiare troppo i ravioli durante la cottura, con il rischio di scoppiare:
Con una rotella dentellata tagliate l'impasto intorno al ripieno, formando dei quadrati:
Disponete i ravioli su un vassoio coperto da carta da forno leggermente infarinata e mantenete in frigo fino al momento di cuocerli:
Per il condimento preparate un olio al basilico frullando un mazzetto di basilico con olio di oliva e un pizzico di sale. A parte sgranate un melograno e tenete da parte i chicchi.
Fate cuocere i ravioli per un paio di minuti in abbondante acqua salata, scolateli, conditeli con un filo di olio di oliva, gocce di olio al basilico, chicchi di melograno e una macinata di pepe nero. Pronti!
Buon Appetito... e Buon Anno! :-)