lunedì 15 luglio 2019

Ciambellone salato agli zucchini

Namaste :-)

Non so da voi ma qui oggi è una giornata decisamente autunnale: vento, pioggia, arietta fresca... proprio quello che serviva per riprendersi dalla giornata caldissima di ieri! Questo tempo mi ricarica di energia e mi riempe di voglia di fare... non ci posso fare niente: io sono decisamente fatta per l'autunno e per l'inverno! Quindi oggi, con questo bel frescolino, ci possiamo anche avventurare in cucina e possiamo azzardarci ad accendere il forno per cucinare!

La ricetta di oggi è molto semplice e gustosa: un ciambellone salato, perfetto anche per picnic, brunch o buffet. Come mi è venuta in mente? Vagando su Facebook mi è capitata una video ricetta di un ciambellone salato; mi fermo a guardare e rimango subito perplessa: uova, pancetta, parmigiano, burro... ok, basta! Però ormai mi era venuta voglia di un ciambellone salato! Quindi c'è voluto un attimo a inventarmi la mia versione "veganizzata"... e il risultato è stato davvero ottimo!

Qualche appunto sulla ricetta. Ho usato farina di farro perché mi piace molto e trovo che dia una sofficità speciale agli impasti, ma ovviamente potete sostituirla con farina di tipo 1, 2 o integrale. Come verdura ho usato gli zucchini, ma anche in questo caso potete sostituirla con quello che preferite; una variante molto saporita può essere con pomodori secchi, olive nere e capperi. oppure con i funghi... insomma, sbizzarritevi! Per quanto riguarda invece il cremor tartaro, se preferite potete sostituirlo con del lievito di birra a lievitazione istantanea.

Ok, mi sembra di avervi detto tutto! Fatemi sapere nei commenti se avete provato a farla e, eventualmente, con quali varianti. Un abbraccio e buone sperimentazioni ai fornelli!


Ingredienti:
250 gr di farina di farro, 250 gr di tofu naturale, 1 zucchina, 150 gr di acqua, 100 gr di olio di semi di girasole, 1 bustina di cremor tartaro, timo, origano, paprika, sale marino integrale, 1 spicchio di aglio, olio extravergine di oliva.

Preparazione:
Tagliate la zucchina a dadini. In una padella antiaderente scaldate un filo d'olio extravergine d'oliva con uno spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato; aggiungete le zucchine con un pizzico di sale e fatele saltare a fiamma vivace per circa 5 minuti. In una terrina disponete la farina a fontana. Versateci poca acqua al centro e aggiungeteci un pizzico di sale, la paprika, il timo, l'origano e mescolate bene. Iniziate ad amalgamare in modo graduale la farina facendo attenzione che non si formino grumi. Sciogliete il cremor tartaro nell'acqua rimasta e aggiungetelo all'impasto; unite anche l'olio di semi e mescolate bene fino ad avere un composto omogeneo. Schiacciate il tofu con una forchetta e incorporatelo all'impasto; aggiungete le zucchine e mescolate bene. Versate il composto in uno stampo a ciambella unto e infarinato e cuocete in forno statico già caldo a 180° per circa 20 minuti.
Pronto! Buon Appetito :-)




giovedì 11 luglio 2019

Diario di una mamma vegan


Namaste :-)

Scusate la latitanza, ma ultimamente famiglia, studio, lavoro e un’altra marea di impegni hanno richiesto la mia attenzione. Come ormai sapete, aggiornare il blog per me è una cosa che va fatta quando posso mettere in quello che scrivo cuore, mente e attenzione al 100%, quindi invece di scrivere in modo frettoloso, giusto per il gusto di aggiornarlo, preferisco non scrivere per niente e aspettare momenti di maggiore calma, dove mi posso godere questi momenti di scambio con voi!

Allora, perché per questo post di oggi ho scelto il titolo: “Diario di una mamma vegan”? La cosa che mi viene fatta notare più spesso dalle persone che mi scrivono o che vengono ai miei corsi è che la voglia di mangiare sano ci sarebbe, ma manca il tempo. Quello che cerco sempre di spiegare è che dobbiamo superare il preconcetto che ci porta a pensare che un vegano, o chiunque abbracci un’alimentazione consapevole, nella vita reale non abbia una vita o un lavoro e trascorra la propria giornata a far germogliare semi, impastare pasta madre e autoprodurre anche l’aria che respira! Molto spesso questa è un’immagine “di comodo” che ci autogiustifica dalla nostra pigrizia di abbandonare la nostra area di confort per abbracciare il cambiamento. Vi svelo un segreto: io sono vegana. Ho una famiglia. Tre figli. Lavoro. Studio. E, soprattutto, non ho superpoteri che mi permettono di condurre una vita normale e, allo stesso tempo, di prendermi cura della mia salute e della mia energia interiore attraverso una scelta alimentare consapevole. In effetti durante i corsi che tengo faccio di tutto per trasmettere l’idea che mangiare vegan è molto più semplice ed economico di quello che si pensi e che forse la cosa più difficile è scrollarsi di dosso tutti i preconcetti errati che ci sono intorno all’alimentazione vegan! Quindi il post di oggi e, probabilmente, di alcuni che seguiranno, avrà proprio questo intento: fare vedere come con semplici trucchi e ricette è possibile e facile mangiare sano ottimizzando i tempi… per la serie: state tranquilli che se ce la faccio io ce la possono fare tutti! ;-)  Però una cosa ce la dovete mettere voi: la voglia di divertirvi. Infatti se il cambiamento viene visto come un sacrificio e non come un gioco stimolante purtroppo partiamo con il piede sbagliato e sarà difficile che il cambiamento diventi stabile. Cucinare e mangiare devono portavi gioia, e la gioia che proverete sapendo di fare qualcosa di buono per voi stessi rafforzerà la vostra motivazione.

Oggi più che ricette vere e proprie vi darò degli spunti, spero utili, presi semplicemente dalla mia giornata di ieri. Approfittando della giornata libera, ma soprattutto del fatto che per la prima volta da un mese il caldo tropicale ci ha dato un po’ di tregua e non mi ha fatta scappare da forni e fornelli, ho trovato il coraggio di avvicinarmi alla cucina! La sera prima avevo messo in ammollo la soia per fare il latte e quindi, con l’aiuto dei cuccioli, abbiamo preparato due litri di latte di soia (in questo post trovate il procedimento: http://pensierieprofumi.blogspot.com/2012/06/latte-di-soia-fatto-in-casa.html ). Ammetto che fare il latte di soia mi piace non tanto per il latte di per sé, ma per quello che in teoria è lo “scarto” della produzione del latte: l’okara, ingrediente versatile e buono (in questo post alcune idee per utilizzare l’okara: http://pensierieprofumi.blogspot.com/2014/03/ricette-con-lokara.html ). Che si fa con gli scarti? Si buttano via? Ma nemmeno per idea! Ci si fanno le focaccine e si usano per un pranzo al sacco sfizioso! Vantaggio del riciclare l’okara per fare le focaccine: basta impastarlo con uguale quantità di farina, un filo d’olio e un pizzico di sale e si ottengono delle focaccine saporite, nutrienti e che vanno direttamente in forno senza bisogno di lievitazione… un bel risparmio di tempo! E adesso arriviamo al dubbio ricorrente delle mamme vegane: cosa ci metto nel panino se andiamo a pranzo al mare? Una foglia di lattuga? Allora, qui entra in gioco la fantasia. Innanzi tutto ricordiamoci che pranzare con un panino deve comunque essere un pasto bilanciato con tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno. Ieri abbiamo optato per hummus (in questo post trovate una versione: http://pensierieprofumi.blogspot.com/2012/06/piadine-di-okara-con-hummus-di-ceci.html ), funghi, carote filangé e una spolverata di semi di lino macinati. Tra l’altro, per risparmiare tempo, abbiamo sperimentato un hummus acquistato (visto? Anche le mamme vegan vanno al supermercato!) dal gusto davvero sfizioso, fatto con ceci, avocado e alga spirulina: ottimo!



Quindi non resta che preparare la borsa frigo con il pranzo al sacco. Mattonella refrigerante, bottiglia di vetro riempita con l’acqua del fontanello, focaccine (incartate con uno scottex e conservate in un contenitore con coperchio), macedonia fatta per utilizzare frutta che stava diventando “troppo matura” (anche lei conservata in un contenitore di vetro con coperchio), vaschette e posate non usa e getta. 



Pronti per partire, con la tranquillità di condividere con i bimbi un pranzo sano, leggero, equilibrato e saporito e con la speranza di trasmettere piccole grandi abitudini di rispetto per il nostro pianeta!

Dopo il mare siamo tornati a casa perché eravamo a cena da amici speciali e ci eravamo offerti di portare due frittatine vegan e la torta. Allora, per quanto riguarda la torta, una super estiva tofucake al melone, dovrete aspettare il prossimo post perché merita una spiegazione più dettagliata! Per quanto riguarda le frittate (in questo post trovate la ricetta base: http://pensierieprofumi.blogspot.com/2012/06/frittata-senza-uova.html e in quest altro una versione più particolare: https://pensierieprofumi.blogspot.com/2018/09/veg-frittata-souffle-al-cavolo-nero-e.html ) l’unica cosa da segnalarvi è che veramente dovete smettere di mettere limiti alla fantasia e sbizzarrirvi… altrimenti dove sta il divertimento?!? Questa volta l’ho fatta in due versioni arricchendola con erbette spontanee e fiori raccolti in giardino: una versione con lattughino selvatico, parietaria, piantaggine e foglie di silene (prima sbollentate e poi ripassate in padella con olio e aglio):



 e un’altra versione con foglie e fiori di malva e qualche fogliolina di menta selvatica:



Carine, vero?



Via, per oggi ho scritto abbastanza. Ci risentiamo con il prossimo post. 
Felici esperimenti a tutti :-)