giovedì 30 maggio 2013

Risotto integrale alla curcuma con mandorle tostate

Namaste :-)
Oggi vi voglio parlare della curcuma, una spezia colorata, profumata, buona e soprattutto straordinariamente benefica. Questa spezia si ricava dal rizoma della pianta che viene essiccato e macinato... il rizoma, per chi non lo sapesse, è un fusto orizzontale che può stare sulla superficie della terra o a pochi centimetri di profondità; da esso si dipartono le radici e le gemme ed infatti la sua funzione è di contenere le sostanze nutritive utili alla pianta per svilupparsi... per questo è così ricco di sostanze straordinarie!
Da sempre la curcuma è stata utilizzata sia dalla medicina tradizionale cinese che dalla medicina ayurvedica indiana per le sue note proprietà antinfiammatorie.... con millenni di ritardo alla fine è arrivata anche la medicina occidentale a riconoscere le proprietà benefiche di questa spezia! Grazie a un componente della curcuma, la "curcumina", viene favorita la produzione della bile ed il suo deflusso verso l'intestino, con conseguente beneficio per la salute del fegato. Inoltre contribuisce ad eliminare il colesterolo, ha proprietà antiossidanti, antiffiammatorie, antidolorifiche e antivirali. Attualmente sono in sperimentazione farmaci a base di curcumina per il trattamento di malattie come l'ictus, l'artrite, l'Alzheimer e diversi tipi di tumore.
Quindi che dire... prendiamo l'abitudine di aggiungere sempre un pizzico di curcuma ai nostri piatti! ;-)
Per iniziare l'ho utilizzata per fare un risottino... l'ispirazione all'inizio è stata quella di fare una versione veg del risotto alla milanese... ho sostituito lo zafferano con la curcuma che, non a caso, viene anche detta lo "zafferano dell'India".... e ho pensato di arricchirne il sapore con delle mandorle tostate... e anche le mandorle, in quanto a proprietà benefiche, non scherzano! :-) ...per citarne solo alcune: sono ricche di proteine, ferro, vitamine del complesso B, antiossidanti, vitamina E, potassio e aiutano a ridurre il colesterolo.
Ma volete una ricetta più sana di questa?!? Mettiamoci ai fornelli! :-)

P.S. Scusate se le foto sono un po' sfuocate, ma ero a cucinare "in trasferta" e mi sono arrangiata a fotografare con il cellulare! ;-)

Ingredienti:
(dose per 4 persone) 400 gr di riso integrale, 800 gr di acqua, 1 cucchiaino di sale, 2 cucchiai di olio di oliva, 1 scalogno, 1 cucchiaino di curcuma, 1 cucchiaio di mandorle.

Preparazione:
In una pentola fate scaldare 1 cucchiaio di olio di oliva con lo scalogno tritato; lasciate insaporire per un paio di minuti, dopodichè aggiungete il riso e fatelo tostare per qualche minuto mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungete l'acqua, il sale, la curcuma, coprite e portate a ebolizione; abbassate la fiamma e proseguite la cottura per circa venti minuti, fino a quando il riso sarà cotto e avrà assorbito l'acqua. Spengete il fuoco e lasciate riposare coperto per altri 10 minuti, in modo che il riso finisca la cottura con il vapore. 
Tritate grossolanamente le mandorle e fatele tostare per un paio di minuti in una padellina (senza olio!).
Condite il riso con un cucchiaio di olio di oliva e servitelo cospargendolo con le mandorle. Pronto!
Buon Appetito :-)



sabato 25 maggio 2013

Panini semi-integrali ai semi di girasole (con pasta madre)

Namaste :-)
Come vi avevo promesso ieri sulla pagina facebook ecco a voi la ricetta dei panini semi-integrali ai semi di girasole che ho fatto ieri per merenda.

Vi volevo parlare dei benefici dei semi di girasole... ma lo farò un'altra volta... Stamani ho per la mente altri pensieri e, ormai mi conoscete, figuratevi se non ve ne rendo partecipi...! ;-)
Capita a tutti di fare degli errori. Alcuni in buona fede, altri no. In ogni caso è vero quello che mi diceva sempre la mia professoressa di matematica alle superiori: "Cosa fatta capo ha!"... ovvero: "quel che è fatto è fatto"... "inutile piangere sul latte versato".... e se volete vado avanti con i detti popolari, ma sempre pieni di buon senso! Quando un errore è stato compiuto e vogliamo porvi rimedio è inutile sprecare tempo ed energie mentali a sentirci affranti e a rimproverarci per quello che abbiamo fatto! Già abbiamo dentro di noi la sofferenza per quello che abbiamo fatto... dobbiamo evitare di aggiungere sofferenza a sofferenza! Dobbiamo essere pragmatici e ragionare in questo modo: se una cosa mi porta beneficio (ovviamente in termini di serenità e felicità) la devo tenere, se una cosa mi porta sofferenza la devo abbandonare... non ci sono alternative o vie di mezzo! ....e non dico questo perchè, come mi dice qualcuno, sono un po' un robot o ho un'impostazione un po' "tedesca".... lo dico perchè secondo me dobbiamo porci come obiettivo il raggiungimento della felicità e dobbiamo mettere in atto le strategie più opportune per raggiungere il nostro obiettivo! Alla fine è più semplice di quello che sembra... è la nostra mente a complicarcelo! Quindi: logorarci fino allo sfinimento per una cosa che abbiamo fatto ci può portare beneficio o sofferenza? Ovviamente la risposta è : sofferenza.... quindi va abbandonato! Anche perchè è solo controproducente stancare e avvilire la nostra mente proprio nel momento in cui invece avremmo bisogno di tutte le nostre energie e di tutte le nostre risorse per cercare di trovare una soluzione a un problema! Quindi prendiamo atto di aver fatto un errore, cerchiamo di usare questa esperienza come lezione per il futuro, e impegnamoci a rimanere il più sereni e lucidi possibili per affrontare razionalmente e senza troppi drammi la situazione... in questo modo sarà molto più probabile che ci salti in mente la soluzione più ragionevole... e ci accorgeremo che la situazione è meno peggio di quello che sembrava! :-) Forza e coraggio! :-)

E dopo il mio solito "sproloquio" mettiamoci ad impastare! Questa ricetta è fatta con la pasta madre. Se non ce l'avete potete usare la stessa dose di farina, 250 gr di acqua, 1 bustina di lievito di birra liofilizzato, 1 cucchiaino di zucchero, 1 cucchiaino di sale, 1 cucchiaio di olio e 2 cucchiai di semi di girasole... lavorate tutto fate lievitare per un paio di ore e poi procedete a formare i panini!

Ingredienti:
200 gr di pasta madre (rinfrescata la sera precedente), 250 gr di acqua tiepida, 1 cucchiaio di olio di oliva, 250 gr di farina di tipo "0", 250 gr di farina integrale, 1 cucchiaino di sale, 2 cucchiai di semi di girasole. Per la cottura: 1 cucchiaio di olio di oliva, 1 cucchiaio di acqua, semi di girasole.

Preparazione:
In una terrina sciogliete la pasta madre con l'acqua e l'olio. In un altra terrina mescolate le due farine con il sale, aggiungete il lievito e impastate bene; aggiungete i semi di girasole e lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo. Fateci un taglio a croce, coprite con un telino umido e fate lievitare nel forno chiuso per almeno 3 ore. Riprendete l'impasto e date ai panini la forma desiderata; disponeteli un po' distanziati tra loro su una teglia ricoperta da carta da forno. Spennellateli con un'emulsione di acqua e olio, cospargeteli di semi di girasole e lasciateli lievitare per un'altra oretta. Cuocete i panini in forno già caldo a 250° per 10 minuti. Pronti!
Buon Appetito :-)





mercoledì 15 maggio 2013

Terrina tricolore :-)

Namaste :-)
Oggi volevo parlarvi della rabbia... certo, per chi mi conosce personalmente, può sembrare un argomento molto distante da me... una delle frasi che mi sento ripetere più spesso è: "Ma non ti arrabbi mai?!?"... ma non fermiamoci ai dettagli... la rabbia coinvolge più o meno tutti, in maniera diversa! Il punto da cui dobbiamo partire è che la rabbia è SEMPRE un sentimento negativo! Spesso invece sento persone che giustificano il provare o l'esternare rabbia equiparandola a forza, energia o il non lasciarsi sottomettere. Non c'entra niente! Uno può essere forte e non lasciarsi sottomettere ma può manifestare queste caratteristiche senza associarle ad un atteggiamento rabbioso. Una persona arrabbiata è una persona che soffre. Una persona che esterna la sua rabbia è una persona che esterna la sua sofferenza. Non esiste al mondo una persona che nel momento in cui prova rabbia può dire in tutta sincerità di essere felice. Quando siamo presi dalla rabbia soffriamo sia dentro che fuori e non sappiamo come gestire questa sofferenza. Un grande passo in avanti che possiamo fare è sviluppare questa consapevolezza. Se quando sentiamo crescere in noi la rabbia riusciamo ad identificare la nostra sofferenza possiamo interrompere delle reazioni istintive aggressive che innescherebbero una reazione a catena di aggressività. Quando sentiamo crescere in noi la rabbia fermiamoci. Respiriamo. Sviluppiamo la consapevolezza che stiamo soffrendo e prendiamoci cura di noi e della nostra sofferenza. Non reagiamo spinti dalla rabbia... dalla rabbia non potrà mai scaturire un'azione positiva... quindi piuttosto prendiamo tempo, aspettiamo che la tempesta dentro di noi si sia un po' placata, respiriamo e poi prendiamoci cura di noi e della nostra sofferenza... trattiamoci in modo gentile e compassionevole. E allo stesso tempo sforziamoci di capire che come noi, anche le altre persone che esternano rabbia sono persone che esternano la loro sofferenza... e come noi vorremmo essere compresi e trattati con gentilezza e compassione, allo stesso modo cerchiamo di sforzarci di comprendere gli altri e di trattarli con gentilezza e compassione. Ne deriverà solo felicità per noi e per gli altri! Dite che è difficile?!? Certo che è difficile!!! Ma cosa ci stiamo a fare a questo mondo se non abbiamo il progetto costante di lavorare su noi stessi per migliorarci in modo da poter vivere felici?!? ;-)
Via, mettiamoci a cucinare!
La ricetta che mi sono inventata oggi può sembrare un po' laboriosa, ma vi assicuro che è più semplice di quello che sembra e il risultato è garantito: carina e buona! :-)

Ingredienti:
50 gr di olio di semi, 80 gr di farina di tipo "0" più 5 cucchiai, 400 gr di latte di soia, 1 pizzico di noce moscata, sale, 200 gr di fagiolini, 200 gr di carote, 200 gr di patate.

Preparazione:
Per prima cosa occupiamoci delle verdure. Mettete a cuocere i fagiolini in acqua bollente con un pizzico di sale. Sbucciate le patate, tagliatele a dadini e cuocetele a vapore. Pulite le carote, affettatele e cuocetele a vapore.
Mentre le verdure cuociono preparate la besciamella. In un pentolino mescolate gli 80 gr di farina e l'olio; fate tostare a fuoco dolce per un paio di minuti e aggiungete il latte a filo, mescolando continuamente per evitare che si formino grumi. Aggiungete un pizzico di noce moscata, regolate di sale e cuocete fino a che si sarà addensata.
Mettete le verdure cotte e scolate in tre recipienti distinti. Dividete la besciamella in tre parti uguali e unitela a ciascuna verdura. Aggiungete alle patate 1 cucchiaio di farina, mentre ai fagiolini e alle carote aggiungetene 2. Frullate le verdure e regolate di sale.
Prendete uno stampo da plumcake rivestito di carta da forno e versateci il composto alle carote lisciandolo delicatamente con il dorso di un cucchiaio; versate sopra il composto alle patate e per ultimo quello ai fagiolini. Cuocetelo a bagnomaria in forno (cioè mettendo lo stampo da plumcake dentro un'altra teglia che avrete riempito di acqua per 1 cm circa di altezza) a 180° per 30 minuti. Lasciatelo raffreddare dopodichè capovolgete lo stampo sul piatto da portata, togliete lo stampo e delicatamente la carta forno. Pronto! Farete un figurone! ;-)
Buon Appetito :-)



domenica 12 maggio 2013

Zuppa di miglio con verdure e legumi

Namaste :-)
Mi sono accorta che di solito vi do poche ricette di primi piatti... rimediamo subito! Anche se, a pensarci bene, più che un primo piatto questo è un bel piatto unico, leggero, sano e completo. Una vera miniera di vitamine, proteine e sali minerali: ci sono i cereali, i legumi, le verdure e gli immancabili semini di sesamo per darci una bella dose di calcio! E' facile da fare e dopo vi sentirete bene... e in pace con voi stessi per aver dato al vostro organismo una cosa sana da mangiare e buona! Poi il bello di queste zuppe è che alla fine uno ci mette cosa ha al momento nella dispensa e nel frigo, così viene sempre una ricetta nuova ;-)
Ma andiamo subito alla ricetta... stasera non vi stresso con i miei soliti sproloqui... ho troppo sonno e non potrei garantire sul contenuto dei miei scritti... :-D
Vi lascio comunque qualche foto della ricetta dove ho immortalato anche le piantine che due dei miei cuccioli mi hanno regalato per la festa della mamma :-)

Ingredienti:
(dose per 6 persone) 250 gr di miglio, 250 gr di piselli, 250 gr di lenticchie, 1 litro di acqua, 1 zucchino, 1 scalogno, 1 sedano, 1 carota, 1 patata, 1 cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di curry, 1 pizzico di noce moscata, 1 pizzico di zenzero in polvere, 2 cucchiai di salsa di soia. Per guarnire: olio di oliva, erba cipollina, pepe nero, semi di sesamo.

Preparazione:
Affettate finemente lo scalogno, il sedano e lo zucchino; sbucciate la patata e la carota e affettatele. Mettete le verdure in una pentola capiente insieme al miglio, l'acqua, i piselli e le lenticchie. Aggiungete il sale, il curry, la noce moscata, lo zenzero e portate a bollore. Abbassate la fiamma, coprite e fate cuocere a fuoco medio per 20 minuti. Spengete il fuoco e fate riposare la zuppa per altri 10 minuti, sempre con il coperchio, in modo che le verdure e il miglio finiscano la cottura con il vapore. Aggiungete la salsa di soia, mescolate bene e servite. Aggiungete su ogni porzione un filo di olio di oliva, una macinata di pepe nero e un pizzico di erba cipollina e di semi di sesamo. Pronta!
Buon Appetito :-)






sabato 11 maggio 2013

Crostata semi-integrale agli spinaci e noci

Namaste :-)
Visto che domani è la Festa della Mamma mi sembrava giusto fare una ricettina a forma di cuore :-)
E' una crostata semi-integrale (usando cioè sia farina integrale che di tipo "0") profumatissima grazie al timo che ho usato sia nella sfoglia che nel ripieno e piacevole da mangiare grazie al contrasto tra il morbido ripieno e la croccantezza della sfoglia e delle noci tritate. E' abbastanza semplice e veloce da fare e può essere considerata un buon piatto unico per la presenza degli spinaci, del tofu e della sfoglia fatta con una parte di farina integrale.
Soffermiamoci un attimo sulla parola "integrale". Molto spesso se dici che usi pasta, riso o farina integrale ti senti chiedere: ma sei a dieta? C'è ancora un grosso pregiudizio sull'utilizzo dei cereali integrali che, a torto, vengono visti come qualcosa da utilizzare solo in casi di problemi particolari o diete... quasi come se fossero i "cugini poveri" della pasta o del riso bianchi... Al contrario! Come al solito ormai viviamo in una realtà che sembra essere rovesciata rispetto al buon senso! La parola stessa "integrale" vuol dire "integro", cioè completo di ogni sua parte e, di conseguenza, più ricco a livello nutrizionale. Mantenendo la parte esterna del chicco di cereale (quella che viene invece eliminata durante la raffinazione) conserviamo tutte le sue proprietà benefiche: vitamine, proteine, fibre, sali minerali (ferro, calcio, potassio, zinco e fosforo). Prendiamo per esempio il riso: se togliamo la parte esterna del chicco di riso ci rimane un alimento veramente povero da un punto di vista nutrizionale in quanto ci rimane praticamente solo l'amido! L'assunzione di pasta e riso raffinati porta a un brusco rialzo della glicemia (che in modo altrettanto brusco poi scende di nuovo) e questo comporta un affaticamento del pancreas e sbalzi di umore continui... senza contare che quando la glicemia scende bruscamente, noteremo subito che il senso di fame e la voglia di mangiare dolci per alzarlo di nuovo arrivano subito! La presenza delle fibre del cereale integrale rallenta invece l'assorbimento del glucosio da parte dell'intestino e ci evita questi sbalzi mantenendo il nostro equilibrio glicemico... Inoltre essendo così ricchi di fibre indigeribili riducono il senso di fame (perchè sono più sazianti) ma ci fanno introdurre meno calorie. Poi, come tutti sappiamo, le fibre aiutano l'intestino perchè aumentano la massa fecale e limitano il tempo di transito intestinale. Che dite, non vale la pena passare da raffinato a integrale?!? Ci sono così tanti cereali che si trovano ormai in qualsiasi supermercato che è anche un peccato limitarsi a pasta e riso... farro, orzo, grano, quinoa, miglio, avena, grano saraceno... potete variare ogni giorno, sperimentando nuovi sapori e beneficiando di tutte le fantastiche proprietà dei cereali!

Ingredienti:
Per la sfoglia: 200 gr di farina di tipo "0", 100 gr di farina integrale, 1 cucchiaino di timo, 1 pizzico di sale, 1 cucchiaio di olio di oliva, 150 gr di acqua.
Per il ripieno: 600 gr di spinaci, 125 gr di tofu, 50 gr di noci, 1 cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaino di timo, 1 scalogno, 1 cucchiaio di olio di oliva, sale.
Per la cottura: 1 cucchiaio di acqua, 1 cucchiaio di olio di oliva.

Preparazione:
Iniziamo preparando la sfoglia. In una terrina mescolatele due farine con il sale e il timo; aggiungete l'olio e l'acqua e impastate bene per qualche minuto fino ad ottenere un impasto liscio. Fate riposare.
Mentre l'impasto riposa preparate il ripieno. Cuocete gli spinaci in poca acqua salata, strizzateli e frullateli insieme al tofu, la salsa di soia, il timo, lo scalogno, l'olio e metà delle noci. Regolate di sale.
Prendete ora di nuovo l'impasto, togliete una piccola pallina (che vi servirà per fare le strisce della crostata) e stendete il rimanente impasto con il mattarello; adagiatelo su una tortiera ricoperta di carta da forno. Tritate con il coltello la metà delle noci che sono rimaste e spargetele sulla sfoglia. Versate il ripieno, rifinite il bordo della crostata aiutandovi con le dita o con una forchetta. Con il mattarello stendete la sfoglia che avevate tenuto da parte e con la rotella dentellata ritagliate delle strisce che adagerete sulla crostata. Spennellate la sfoglia con un'emulsione ottenuta mescolando un cucchiaio di acqua con un cucchiaio di olio di oliva e cuocete in forno già caldo a 200° per 30 minuti. Pronto!
Buon Appetito :-)




giovedì 9 maggio 2013

Muffins integrali alle verdure e semi di papavero

Namaste :-)
Scusate se ultimamente aggiorno poco il blog... o comunque non spesso come vorrei! E' un periodo un po' faticoso, ma non mollo! Quindi eccomi qua, un po' addormentata (...un po' tanto addormentata...!) a condividere una ricettina che mi sono inventata qualche sera fa per cena e qualche pensiero :-)

Ieri mi è capitata sotto mano questa frase di Lama Yeshe che mi è sembrata così chiara e semplice che non vedevo l'ora di condividerla con voi:
"E' la mente offuscata, la mente che è attratta da un oggetto e dipinge su di esso una proiezione distorta, che ti fa soffrire. Questo è tutto. E' davvero molto semplice."
Davvero! La nostra mente sembra specializzata per crearci occasioni di sofferenza! Molto spesso soffriamo quando proviamo forte attaccamento per qualcosa o qualcuno... viviamo nell'ansia di perderlo... e sotto la parvenza di una cosa che può sembrare positiva si nasconde una delle principali cause di sofferenza. Perchè noi spesso facciamo l'errore di confondere l'attaccamento con l'affetto o con l'amore; in realtà non c'è niente di più diverso! L'amore è volere che l'oggetto del nostro amore sia felice. L'attaccamento è volere che l'oggetto del nostro attaccamento ci renda felici. Non è una differenza da poco! L'attaccamento stesso si fonda su una distorsione: noi non vediamo l'oggetto come è realmente ma come noi lo vediamo attraverso i "filtri" delle nostre afflizioni, dei nostri pregiudizi e della nostra ignoranza. Quindi alla fine quello che vediamo non è quello che è, ma quello che noi proiettiamo. E per forza che poi il risultato è sofferenza! L'oggetto del nostro attaccamento difficilmente potrà corrispondere all'idea che ci siamo fatti di lui, e questo ci farà soffrire... Soluzione? Vigilare costantemente sulla nostra mente e cercare di sviluppare sempre di più consapevolezza del fatto che molto spesso il nostro più grande nemico è dentro di noi e nemmeno ce ne accorgiamo! Ma la buona notizia è che noi abbiamo tutto quello che ci serve per "lavorare" sulla nostra mente e diminuire così gran parte della sofferenza che proviamo...

Ok... per il sonno che ho ho "straparlato" anche troppo... scusate!
Andiamo a cucinare! Questi muffins salati sono proprio buoni e comodi anche per merende o scampagnate!
Mi piace tanto usare i semi di papavero nelle ricette. Come tutti i semi, dovendo svolgere il compito di riprodurre la loro specie, contengono dentro di sé tutte le sostanze nutritive che permetteranno al germoglio di crescere... quindi a livello nutrizionale sono una vera miniera di sali minerali, vitamine, grassi e proteine. I semi di papavero sono ricchissimi di calcio, ferro, potassio, magnesio, vitamina B1, E e Omega 6... vi sembra poco per dei semini così piccoli?!? ;-)

Ingredienti:
(dose per 6 muffins) 100 gr di latte di soia, 1 bustina di lievito di birra, 100 gr di farina integrale, 100 gr di farina di tipo "0", 1 cucchiaino di sale, 1 carota, 1 zucchina, 1 scalogno, 1 cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaino di paprika, 10 gr di olio di oliva; per la decorazione: 1 cucchiaio di olio di oliva, 1 cucchiaio di acqua, semi di papavero.

Preparazione:
In un pentolino fate intiepidire il latte, scioglieteci il lievito e fate riposare una decina di minuti. Intanto in un altro pentolino mettete la carota, lo scalogno e lo zucchino affettati finemente, aggiungete la salsa di soia, la paprika e fate cuocere a fuoco dolce per circa 10 minuti. Aggiungete l'olio e frullate le verdure. In una terrina mescolate le due farine, il sale, aggiungete il latte e le verdure e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Ungete e infarinate 6 stampini da muffin e riempiteli per 2/3 con l'impasto. Spennellateli con un'emulsione ottenuta mescolando 1 cucchiaio di acqua con un cucchiaio di olio e cospargete con i semi di papavero. Cuocete in forno già caldo a 200° per 20 minuti, dopodichè fateli riposare altri 5 minuti nel forno spento. Pronti!
Buon Appetito! :-)