martedì 7 aprile 2020

Torta salata lievitata (con pasta madre) ripiena di spinaci e tofu

Namaste :-)

Come state? Eccomi a farvi compagnia con una nuova ricetta! Visto che molti di voi in questo periodo mi stanno scrivendo per avere consigli e ricette con la pasta madre, ho pensato di utilizzarla non semplicemente per fare pane, pizza o focacce, ma per una soffice torta salata ripiena. Molto spesso quando rinfreschiamo la pasta madre per fare il pane ne avanza sempre un po': ecco, questa è una ricetta che fa al caso vostro per utilizzare gli avanzi di pasta madre già rinfrescata!

Certo, parlare di torte salate porta subito alla memoria immagini di scampagnate e picnic primaverili. Purtroppo in questo periodo storico che stiamo vivendo dobbiamo un po' adattarci e rimandare le nostre gite a quando potremo di nuovo assaporare la natura in tutto il suo splendore; nel frattempo però dobbiamo comunque trattarci bene e gustarci una buona torta salata mangiando in terrazza (per chi ce l'ha) o improvvisando un picnic sul tappeto di salotto. Teniamo duro: godiamoci questo periodo così insolito e prendiamo tutto il buono che ci regala... e poi lasciamolo scorrere! Tutto passa. L'importante e che non permettiamo a questa esperienza di passare senza avere imparato nulla da essa: sarebbe uno spreco uscire da questo periodo nello stesso modo in cui ci siamo entrati, no?

Via, mettiamoci a cucinare! Come sempre vi ricordo di scrivermi se avete dubbi su questa ricetta in particolare o sulla cucina naturale vegan in generale.

Ingredienti:
Per l'impasto: 200 gr di pasta madre (rinfrescata la sera precedente), 300 gr di acqua tiepida, 550 gr di farina di tipo 1, un pizzico di sale marino integrale.
Per il ripieno: 250 gr di spinaci freschi, 125 gr di tofu naturale, 1 spicchio d'aglio, 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva, 1 cucchiaio di lievito alimentare secco in scaglie, alloro, timo, maggiorana, sale marino integrale.

Preparazione:
Sciogliete la pasta madre nell'acqua tiepida. In una terrina disponete la farina e il sale con il buco al centro a fontana e iniziate ad aggiungere la pasta madre gradualmente incorporando piano piano la farina; impastate bene e lavorate a lungo l'impasto sulla spianatoia. Riponete l'impasto ottenuto in una terrina, incidetelo a croce, copritelo con un telino e fatelo riposare nel forno spento per circa 6 ore.  Dividete l'impasto in due parti e stendete ogni parte con il mattarello (delicatamente) per formare due dischi. Con il primo disco rivestite una teglia tonda di circa 25 cm di diametro. Bucherellate il fondo e i lati con una forchetta.


Prepariamo il ripieno della torta salata. In una padella scaldate un filo d'olio extravergine di oliva con uno spicchio d'aglio schiacciato e saltateci gli spinaci con un pizzico di sale marino integrale a fiamma vivace. 


Tritate gli spinaci a coltello, rimetteteli in padella, aggiungete il tofu sbriciolato, regolate di sale e lasciatelo insaporire per altri 5 minuti. Togliete dal fuoco e aggiungete il lievito secco alimentare e le erbe aromatiche (alloro, timo e maggiorana). Riempite la torta salata con gli spinaci e il tofu. 


Coprite con il secondo disco di impasto, sigillate i bordi, spennellate con olio extravergine d'oliva e bucherellate la superficie. Coprite di nuovo con un telino e fate lievitare nel forno spento per circa un'ora.


Cuocete in forno statico già caldo a 200° per circa 20 minuti. Pronta!
Buon Appetito :-)






sabato 28 marzo 2020

Latti vegetali fatti in casa

Namaste :-)

In tanti mi avete scritto per avere qualche dettaglio in più sull'autoproduzione di latti vegetali. Negli ultimi anni ho scritto alcuni post su come fare il latte in casa, ma ho pensato, per comodità, di raccoglierli in un unico post di più semplice consultazione.

E' possibile fare delle ottime bevande vegetali utilizzando una grande varietà di ingredienti. E' possibile impiegare frutta secca, cereali o legumi ed ottenere così bevande di diverso sapore e con diverse proprietà nutrizionali. Il procedimento è sempre abbastanza semplice e vi permetterà di divertirvi a sperimentare infinite combinazioni.

Vi metterò le indicazioni per fare un latte di riso, uno di soia e uno di nocciole, indicazioni che potrete personalizzare, per esempio, sostituendo al riso un qualsiasi altro cereale (avena, farro, miglio, ecc.) e alle nocciole altri tipi di frutta secca (mandorle, noci, ecc.).

Ecco il link del post che scrissi sul latte di riso:




Qui troverete le istruzioni per realizzare il latte di soia:

http://pensierieprofumi.blogspot.com/2012/06/latte-di-soia-fatto-in-casa.html




Ed infine ecco la ricetta per autoprodurre il latte di nocciola:

http://pensierieprofumi.blogspot.com/2020/01/latte-di-nocciole-autoprodotto.html




Una cosa molto interessante (forse la mia preferita!) dell'autoproduzione di latti vegetali è senza dubbio la parte che vi rimarrà come residuo dopo che avrete filtrato il latte: l'okara. E' uno scarto che ovviamente non dovrete gettare, ma che si rivelerà un ingrediente molto versatile per un'infinità di ricette. Magari in un prossimo post approfondiremo l'argomento.

Per adesso vi saluto e vi ricordo di scrivermi o di lasciarmi commenti sul blog per qualsiasi dubbio o domanda.

giovedì 26 marzo 2020

Cotolette vegan fatte in casa

Namaste :-)

Come state? Come state vivendo questa clausura forzata? Spero che stiate riuscendo a rimanere il più possibile sereni e positivi, anche se non è sempre facile. In questi momenti è essenziale focalizzarci sulle cose positive che abbiamo e su quanto siamo fortunati. Abbiamo la salute, una casa dove stare, mezzi tecnologici che ci permettono di rimanere in contatto con le persone che amiamo in attesa di poterle rivedere di persona, tempo a disposizione per prenderci cura di noi, della nostra casa e dei nostri cari. Non dobbiamo pensare che tutto questo sia poco. Dobbiamo davvero imparare da questo periodo a relativizzare tutto e a discriminare cosa considerare essenziale. Niente arriva per caso. Tutto ciò che ci arriva lo fa perché abbiamo una lezione da imparare da esso. Ognuno di noi dovrà guardarsi dentro e capire quale è la lezione che dovrà imparare.

Nel frattempo, sfruttiamo la situazione anche per fare cose utili, come imparare a cucinare in modo più sano e consapevole e magari avvicinarci all'autoproduzione. E quindi, come vi avevo promesso, eccomi qui con un nuovo tutorial.

Ultimamente ho messo soprattutto ricette dolci, quindi rimediamo! Quella di oggi è una ricetta base che spero troverete utile. Vi spiego come realizzare in casa delle cotolette vegan in modo semplice, economico e veloce. E' una ricetta molto versatile perché potrete sbizzarrirvi con gli ingredienti in base ai vostri gusti o alle vostre esigenze. Come potrete leggere negli ingredienti, ho utilizzato fagioli cannellini e riso integrale, ma voi potrete personalizzare queste cotolette utilizzando qualsiasi altro legume e qualsiasi altro cereale. Questo ha degli indubbi vantaggi perché vi permette di utilizzare eventuali avanzi che avete in frigo, e perché potete declinare la ricetta in chiave gluten free abbinando al legume un cereale naturalmente senza glutine come, per esempio, riso, miglio o pseudocereali come grano saraceno o quinoa. L'unica accortezza in questo caso è quella ovviamente di utilizzare un pangrattato senza glutine o farina di mais per l'impanatura. Potrete anche variare il sapore aggiungendo spezie o erbe aromatiche a piacere.

Un'idea potrebbe anche essere di preparare queste cotolette e congelarle, in modo da averne sempre una scorta quando non avrete voglia di cucinare! Sempre meglio che comprare prodotti già confezionati e magari pieni di conservanti o di sale aggiunto. L'autoproduzione è meravigliosa proprio per questo vantaggio di avere il pieno controllo degli ingredienti utilizzati.


Ingredienti:
(dose per 6 cotolette) 300 gr di fagioli cannellini lessati, 300 gr di riso integrale cotto, 1/2 cipolla bianca, 2 cucchiai di farina di ceci, 1 cucchiaino di curry, 1 pizzico di sale, pangrattato integrale per l'impanatura (pangrattato gluten free nella versione senza glutine).

Preparazione:
Riunite nel frullatore i fagioli cannellini, il riso integrale, la cipolla, il curry e il sale marino integrale e frullate fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete la farina di ceci, mescolate bene e dividete l'impasto in sei parti uguali. Con ogni parte formate una pallina, schiacciatela leggermente tra i palmi delle mani e passatela nel pangrattato, premendola delicatamente in modo da fare aderire bene l'impanatura. Disponete le cotolette su una teglia ricoperta da carta da forno e cuocete in forno statico già caldo a 180° per 10 minuti; girate le cotolette e proseguite la cottura per altri 5 minuti. Pronte!
Buon appetito :-)












mercoledì 25 marzo 2020

Crema spalmabile al cioccolato e nocciole vegan

Namaste :-)

Come vi avevo promesso stamani sulla pagina facebook del blog, ecco la ricetta per ottenere una crema spalmabile al cioccolato e nocciole che sono sicura diventerà una presenza fissa nelle vostre colazioni o ogni volta che avrete bisogno di uno spuntino energizzante.

Questa crema ha tanti aspetti interessanti. Prima di tutto è velocissima da fare e il risultato è estremamente goloso. Inoltre è 100% vegetale e senza glutine, quindi è perfetta sia per chi è vegano, sia in caso di intolleranze o allergie ai latticini, uova o glutine. Aggiungiamoci anche che è senza zuccheri raffinati: la dolcezza la prendiamo direttamente dai datteri. A livello nutrizionale poi è una vera bomba: abbiamo i fagioli cannellini che, come tutti i legumi, costituiscono una buona fonte di proteine; poi le nocciole, ricche anch'esse di proteine, ma anche di fibre, potassio, ferro, calcio, fosforo e acido oleico (omega 9); i datteri, ottima fonte di potassio, fosforo e considerati un buon rimineralizzante naturale; infine il cioccolato fondente che, oltre a essere buonissimo e a migliorare l'umore, è ricco di ferro.

Insomma, di motivi per provare questa ricetta mi sembra di avervene dati abbastanza!
Provatela e fatemi piacere se vi è piaciuta!

P.S. Non vi spaventate per la presenza dei fagioli cannellini tra gli ingredienti... vi assicuro che il loro sapore non si sentirà minimamente!

Ingredienti:
100 gr di cioccolato fondente (almeno al 72%), 100 gr di nocciole, 100 gr di fagioli cannellini, 200 gr di latte vegetale, 10 datteri, 1 cucchiaino di olio di semi di girasole, 1 pizzico di sale marino integrale.

Preparazione:
Riunite nel frullatore le nocciole, i datteri denocciolati, il latte vegetale e i fagioli cannellini e frullate fino ad ottenere una crema omogenea. Tritate abbastanza finemente il cioccolato fondente e mettetelo in un pentolino antiaderente insieme alla crema; fate cuocere a bagnomaria per circa 10 minuti o comunque fino a che il cioccolato si sarà sciolto completamente. Aggiungete il pizzico di sale, il cucchiaino di olio di semi di girasole e, se lo ritenete necessario, frullate di nuovo con un frullatore ad immersione. Lasciate raffreddare e conservate in frigo in un contenitore di vetro chiuso.





lunedì 23 marzo 2020

Croissant Vegan

Namaste :-)

Come state? Come vi avevo promesso non vi lascio soli, quindi eccomi qui con un nuovo tutorial che potrete sperimentare in questi giorni di "clausura" forzata: perché non approfittare di questo tempo per preparare dei croissant da gustare per colazione o merenda? 

Soprattutto in questo periodo così stressante è giusto e salutare coccolarci un po', anche in cucina. Mi raccomando, trattatevi bene, con amore e delicatezza. In queste giornate così particolari sarà normale avere momenti di grande entusiasmo in cui sarete realmente felici di avere finalmente un po' di tempo per staccare la spina e dedicarvi alle cose che non trovate mai il tempo di fare; sarà altrettanto normale avere momenti in cui vi sentirete giù di morale o con un po' di ansia per tutto quello che sta succedendo intorno a voi. Tutto questo è umano e non dovete colpevolizzarvi. Piuttosto dovete avere pazienza e comprensione, "abbracciarvi" e lasciare che la sensazione transitoria di scoraggiamento scorra. Le emozioni sono transitorie per loro natura quindi non dobbiamo lasciarci spaventare o identificarci con queste emozioni; piuttosto semplicemente dobbiamo osservarle con distacco e lasciare che scorrano.

Questa ricetta è molto semplice da fare e contiene pochi ingredienti facilmente reperibili. Ovviamente questa che vi do è una ricetta base; starà a voi personalizzarla e arricchirla in base ai vostri gusti e alla vostra fantasia: potrete aggiungere buccia di arancia o di limone grattugiata, vaniglia, cannella, gocce di cioccolato, ecc.

Ingredienti:
500 gr di farina di tipo 1, 110 gr di acqua tiepida, 100 gr di latte vegetale, 50 gr di olio di semi di girasole, 50 gr di zucchero di canna, 1 bustina di lievito di birra liofilizzato (10 gr), 1 pizzico di sale marino integrale, 1 pizzico di curcuma.




Preparazione:
In una terrina disponete la farina con il buco al centro a fontana, versateci il lievito di birra liofilizzato e scioglietelo con poca acqua tiepida. Aggiungeteci un pochino di farina, in modo da ottenere una pastella, coprite con un telino e fate riposare per 15 minuti.




Nel frattempo, in un'altra terrina, unite alla restante acqua il latte vegetale, l'olio di semi di girasole, lo zucchero di canna, il sale e la curcuma. Aiutandovi con una frusta emulsionate gli ingredienti fino ad ottenere una miscela spumosa.




Iniziate ad impastare aggiungendo la parte liquida poco per volta incorporando gradualmente la farina. Impastate bene sulla spianatoia, incidete a croce l'impasto, copritelo con un telino e lasciatelo lievitare per un'ora circa, o comunque fino al raddoppio del volume, nel forno chiuso (meglio se con la lucina accesa).




Trascorso il tempo della lievitazione, riprendete l'impasto e dividetelo in due parti. Stendete una metà per volta, aiutandovi con un mattarello, sulla spianatoia leggermente infarinata e cercate di ottenere un rettangolo dello spessore di circa 0,5 cm. Suddividete il rettangolo in tanti triangoli alternati.




Partendo dalla base del triangolo, arrotolatelo delicatamente in modo da ottenere la forma del croissant.




Disponete i croissant su una teglia ricoperta da carta da forno e lasciateli lievitare per circa 20 minuti coperti con un telino.
Spennellateli delicatamente con latte vegetale o con una emulsione di acqua e olio; a piacere potete spolverizzarli con zucchero granellato. Cuocete in forno statico già caldo a 180° per circa 20 minuti. Pronti!
Buon Appetito :-)



venerdì 20 marzo 2020

Dado vegetale fatto in casa

Namaste :-)

In questo periodo così particolare e delicato che stiamo vivendo è bello vedere tante persone che condividono le proprie conoscenze e competenze con gli altri in modo da sentirci più vicini e dare strumenti per impiegare in modo costruttivo il tempo che ci siamo ritrovati a dover gestire stando in casa. Quindi mi sono chiesta: cosa posso condividere io che sia utile in questa particolare situazione? 

La risposta è venuta da sé: riattivare il blog e rendermi disponibile per condividere con voi informazioni e ricette di cucina naturale vegan. Il tempo a disposizione che abbiamo per cucinare è di più rispetto a prima e possiamo sfruttare questo tempo per "rimparare" a cucinare in modo diverso e più consapevole e per avvicinarci all'autoproduzione che mai come in questo periodo può tornarci utile, soprattutto per limitare il più possibile le uscite al supermercato. Quindi, visto che non posso tenere i miei corsi di cucina naturale vegan per darvi una mano, ho pensato di mettervi dei tutorial di ricette base che spero possano esservi utili. Sarà un po' come fare lezione a distanza! Ovviamente potete scrivermi qui sul blog, via mail (namaste.susanna@gmail.com) o sulla pagina facebook del blog "C'era una volta" per qualsiasi domanda o richieste di ricette.

E allora eccomi qui con la prima ricetta: l'autoproduzione di dado vegetale. E' semplicissimo da fare e autoproducendolo potrete avere il controllo totale degli ingredienti che sceglierete di usare. Una volta iniziato a farlo non tornerete più indietro!

Ingredienti:


(dose per 12 dadi vegetali; ogni dado si utilizza per fare un litro di brodo) 1 zucchina, 2 carote, 2 gambi di sedano, 1 patata, 1 cipolla, 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva, 150 gr di sale marino integrale.



Preparazione:

Pulite le verdure e tagliatele a tocchetti.




In una padella antiaderente scaldate l'olio e saltateci a fiamma vivace le verdure per una decina di minuti.




Aggiungete il sale marino integrale, mescolate bene e proseguite la cottura per un'altra decina di minuti.




Noterete che le verdure rilasceranno la loro acqua di vegetazione. Proseguite la cottura in modo che le verdure si asciughino.




Frullate le verdure per ottenere una crema omogenea e proseguite la cottura in modo da fare evaporare il più possibile l'acqua.




Prendete un recipiente rettangolare e rivestitelo di carta da forno. Quello che ho usato io misura circa 10 cm per 15 cm.




Versate le verdure frullate nel contenitore e lisciate il tutto aiutandovi con il dorso di un cucchiaio. Mettete a raffreddare nel congelatore per un paio d'ore.




Togliete il composto dal contenitore e tagliatelo in 12 cubetti uguali.



Conservate in un contenitore ermetico nel congelatore avendo l'accortezza di dividere i dadi con dei quadratini di carta da forno. Pronti! :-)

Zeppole di San Giuseppe Vegan

Namaste :-)

Come vi avevo promesso, ecco la mia versione vegan delle Zeppole di San Giuseppe, dolce tradizionale della Festa del Papà ma, nella sua versione originale, estremamente poco vegan. Ma come ormai sapete non mi fermo di fronte a questi "dettagli" e quindi ieri mi sono messa d'impegno a tradurre in chiave vegan questo dolce così buono e festoso.

Qualche appunto sugli ingredienti è doveroso. Come vedete ho utilizzato farina di tipo 00 che, di solito, demonizzo. Non si tratta di aver cambiato opinione su quel tipo di farina, ma è semplicemente un adattarsi in modo elastico alla situazione di emergenza che stiamo vivendo in questo periodo. Nel mio paese al momento si trova solo questa farina e quindi mi adatto e per questa volta utilizzo questa! E' importante mangiare sano e, come vi dico sempre sia sul blog che nei miei corsi di cucina, scegliere con consapevolezza gli ingredienti; è altrettanto vero che non dobbiamo vivere l'alimentazione con una rigidità mentale eccessiva. In altre parole: se baso la mia alimentazione quotidiana su cereali integrali, legumi, verdure e frutta fresca, semi e frutta secca, se per una volta prepariamo un dolcetto con farina 00 non succede niente... ovviamente deve essere un'eccezione e non la regola, ma dobbiamo avere l'elasticità per non farci assalire da sensi di colpa. Ovviamente, se avete a disposizione una buona farina di tipo1 è anche meglio; in questo caso vi consiglierei di mixarla con un amido di mais o una farina di riso (per esempio 150 gr di farina di tipo 1 e 50 gr di amido). Non andrei sulla farina integrale perchè rischiereste di ottenere un impasto troppo pesante e fibroso. Se non trovate il cremor tartaro potete sostituirlo con del normale lievito per dolci.

Mi sembra di avervi detto tutto. Ovviamente potete scrivermi per qualsiasi dubbio o domanda su questa ricetta in particolare o sulla cucina naturale vegan in generale. Scrivetemi anche se volete leggere tra i prossimi post qualche ricetta particolare tradotta in versione vegan.

Un abbraccio e adesso mettiamoci a cucinare!

Ingredienti:
Per la pasta choux: 200 gr di farina di tipo 00, 250 gr di acqua, 50 gr di olio di semi di girasole, 200 gr di latte vegetale, 1 bustina di cremor tartaro, 1 pizzico di sale marino integrale, 1 pizzico di curcuma.
Per la crema al limone: 60 gr di amido di mais, 80 gr di zucchero di canna, 500 gr di latte vegetale, 1 limone (succo e buccia grattugiata), 1 pizzico di sale marino integrale, 1 pizzico di curcuma.

Preparazione:
Iniziamo preparando la pasta choux. In un pentolino mettete l'acqua, il pizzico di sale e l'olio e portate ad ebollizione; togliete dal fuoco e aggiungete tutta insieme la farina, mescolate bene e rimettete sul fornello a fiamma bassa, mescolando con un cucchiaio di legno fino a che l'impasto non si stacca dalle pareti del pentolino. Mettete l'impasto in una terrina e iniziate a lavorarlo con le mani. Appena inizierà a raffreddarsi, aggiungete la curcuma, il cremor tartaro e poco latte; continuate a lavorarlo con le mani in modo da fare assorbire il latte che avete aggiunto ed andate avanti ad aggiungere poco latte per volta e ad impastare con le mani. Appena avrete incorporato tutto il latte nell'impasto, trasferitelo in una sac à poche con beccuccio smerlato. 


Spremete il contenuto della sac à poche su una teglia ricoperta di carta da forno in modo da formare delle ciambelline. Con questa dose me ne sono venute una ventina, ma ovviamente dipende dal diametro che scegliete.


Cuocete le ciambelline in forno statico già caldo a 170° per circa 25 minuti. Fate raffreddare.

Preparate la crema mettendo in un pentolino antiaderente l'amido di mais, lo zucchero, la curcuma e il sale; aggiungete poco per volta il latte e mescolate bene con una frusta per evitare che si formino grumi. Cuocete a fiamma media, sempre mescolando fino a che inizierà ad addensarsi, dopodichè aggiungete la buccia grattugiata del limone, il suo succo e proseguite la cottura ancora per un paio di minuti. Fate raffreddare.

A questo punto siete pronti per "montare" le zeppole. Mettete la crema di limone in una sac à poche. In un vassoio disponete metà delle ciambelline, riempite il buco al centro con la crema e fate uno strato di crema anche sulla superficie; coprite con una seconda ciambellina e finite di farcire con la crema. Completate la decorazione con una spolverata di zucchero a velo e, a piacere, con un'amarena. Pronte!
Buon Appetito :-)



mercoledì 29 gennaio 2020

Latte di nocciole autoprodotto

Namaste :-)

Come state? Eccomi pronta, non con uno, ma con addirittura due post pronti per essere pubblicati! Infatti sono due ricette per forza di cose collegate tra loro. La prima è la ricetta per autoprodurre in modo semplice e veloce il latte di nocciole. La seconda ricetta invece è per fare dei soffici dolcetti dove potrete "riciclare" l'okara di nocciole che otterrete come residuo del latte di nocciole. Inutile dire che tutto questo è stato la nostra merenda di ieri: una bella tazza di latte di nocciole e dolcetti soffici per coccolarci in modo speciale!

Veniamo al post di oggi. Autoprodursi il latte vegetale dovrebbe essere una buona pratica se ce la facciamo. Prima di tutto perché forse è l'unico modo per avere il pieno controllo delle materie prime; in commercio esistono infiniti assortimenti di latte vegetale, ma quando vi armate di lente d'ingrandimento per leggere gli ingredienti vi potete accorgere che c'è qualcosa che non va! Per fare il latte di nocciole servono solo nocciole e acqua. In commercio è sempre più difficile trovare prodotti senza quintali di zucchero, conservanti, edulcoranti, ecc. Inoltre ci sono tanti altri motivi per autoprodurre, tra i quali sicuramente il risparmio e la soddisfazione di creare un prodotto con le nostre mani e di qualità ottima! Oltre a tutto ciò aggiungiamoci che il prodotto"di scarto" del latte è l'okara (quindi possiamo avere okara di soia, di mandorle, di nocciole, ecc.) che diventa un ingrediente molto utile e versatile per altre preparazioni.

Quindi vi consiglio di provare! Vedrete che il latte di nocciole è velocissimo da fare e non richiede nemmeno cottura e pentole da lavare. L'unico accorgimento è quello di mettere in ammollo la frutta secca prima di utilizzarla; questo perché la frutta secca, come i cereali integrali e i legumi, contiene fitina, un agente antinutrizionale che tende a legarsi con dei nutrienti fondamentali e ne impedisce l'assimilazione. Per fortuna la fitina viene rilasciata nell'acqua dell'ammollo e così ovviamo al problema!

Via, mettiamoci al lavoro e fatemi sapere se proverete a sperimentare questa ricetta!
Nel prossimo post vi spiegherò come fare dei meravigliosi dolcetti sofficissimi alle carote e okara di nocciole. 


Ingredienti:
100 gr di nocciole sgusciate, 1 litro di acqua.

Preparazione:
Per prima cosa mettete in ammollo le nocciole. L''ideale sarebbe tenerle in ammollo per una notte o comunque per almeno 8 ore; se proprio siete di fretta cercate però di tenerle almeno 20 minuti!




Sciacquate bene le nocciole mettendole in un colino sotto l'acqua corrente; ovviamente l'acqua dell'ammollo deve essere gettata. Mettete le nocciole nel bicchierone del frullatore ad immersione e aggiungete metà quantità di acqua.




Frullate bene fino ad ottenere un liquido omogeneo e senza grumi.




Prendete una bottiglia da un litro e appogiateci dentro un imbuto rivestito da un telino di cotone bianco che useremo per filtrare il latte.




Rovesciate le nocciole frullate nel telino ed aggiungeteci via via l'acqua rimanente.




Aspettate che tutto il liquido sia passato nella bottiglia, chiudete a fagotto le nocciole rimaste nel telino e strizzatele bene per recuperare tutto il latte.




Ed ecco pronto un litro di latte di nocciole che potrete conservare in frigo fino a quattro giorni.




Con questo procedimento otterrete anche circa 100 gr di okara di nocciole che potrete usare come aggiunta agli impasti di pane, biscotti o torte.



sabato 11 gennaio 2020

Pasta frolla al limone vegan

Namaste :-)

Eccomi con il primo post del 2020! Non ho avuto dubbi su quale dovesse essere la prima ricetta che potesse dare il via al nuovo anno di questo blog, un nuovo anno che sarà pieno di obiettivi da raggiungere e nuovi sogni da tirare fuori dal cassetto.

Sono sempre più convinta che stiamo attraversando una grande fase di cambiamento ed evoluzione: se vi guardate intorno ci sono sempre più persone che stanno aprendo gli occhi e che capiscono che non siamo più tenuti ad accettare passivamente alcune abitudini solo perché ci dicono che "è sempre stato così". In quanti contestano la scelta vegan in modo acritico semplicemente nascondendosi dietro la convinzione che da che mondo e mondo l'uomo ha sempre mangiato carne. Se seguiamo questo ragionamento allora dovremmo ancora far ricorso agli schiavi perché la schiavitù è sempre esistita, oppure togliere il voto alle donne perché le donne sono sempre state considerate inferiori rispetto agli uomini. Ogni conquista di diritti civili è stata ottenuta scardinando sistemi obsoleti tenuti in piedi non tanto dal buon senso quanto da un'abitudine acritica ormai radicata nelle persone. Se una cosa può essere superata perché anacronistica, ingiusta o apertamente contraddetta dalla scienza, va superata. Punto. Questo discorso vale per ogni aspetto della nostra vita, anche per l'alimentazione. Le alternative alla carne ci sono e, dalla maggior parte del mondo scientifico, sono ritenute più sane e più sostenibili sotto ogni punto di vista. Ma c'è bisogno di fare informazione corretta sull'argomento, informazione serena e non "terroristica". E' vero che ognuno intraprende cambiamenti nel proprio stile alimentare solo quando è il momento più giusto per lui per farlo, ma questo non toglie che per scegliere di intraprendere o no un cambiamento ci debba essere alla base una conoscenza che ci permetta di fare una scelta consapevole e libera. E questo punto non va sottovalutato perché in tanti anni che ho passato a tenere corsi di cucina vegan, ho trovato tantissime persone alle quali mancavano anche le nozioni più basilari di alimentazione; se uno non sa nemmeno lontanamente quale possa essere la differenza a livello nutrizionale di un legume, un cereale o un pezzo di formaggio, difficilmente potrà operare una scelta consapevole riguardo a cosa scegliere di mangiare.

Cosa c'entra questo ragionamento con la ricetta di oggi? Ho voluto scegliere una ricetta base per dare un'alternativa semplicissima e alla portata di tutti per sostituire la classica ricetta della pasta frolla con un'alternativa vegan. Per dimostrare che il gusto non ne risente e nemmeno la vostra routine in cucina. Pochi semplici ingredienti e una procedura semplice per ottenere una frolla gustosa, friabile e leggera, senza usare uova, burro, farine raffinate e usando poco zucchero. Se l'alternativa c'è, perché non utilizzarla? Confrontate gli ingredienti di questa ricetta con quelli di una frolla tradizionale e poi chiedetevi se il vostro organismo vi ringrazierà o meno di questa variazione! Questa ricetta inoltre è molto versatile perchè potrete utilizzarla per biscotti, crostate e dolcetti, e potete anche declinarla in chiave gluten free semplicemente sostituendo i 300 gr di farina di tipo 2 con 250 gr di farina di riso e 50 gr di amido di mais.

Mettiamoci al lavoro ed iniziamo ad impastare! Fatemi sapere se avete provato questa ricetta e se vi è piaciuta e scrivetemi se avete dubbi o altre domande sia sulla ricetta che sulla cucina vegan in generale. Potete scrivere nei commenti o inviare una mail a namaste.susanna@gmail.com

Ingredienti:
100 gr di farina di mais fioretto, 300 gr di farina di tipo 2, 100 gr di olio di semi di girasole, 50 gr di sciroppo di riso, 50 gr di zucchero di canna, 1/2 cucchiaino di cremor tartaro, 1 pizzico di sale marino integrale, la scorza grattugiata di un limone, il succo di un limone, acqua quanto basta per raggiungere la consistenza desiderata.

Preparazione:
In una terrina miscelate le due farine e disponetele con il buco al centro a fontana. Versate l'olio e scioglieteci lo sciroppo di riso e lo zucchero; aggiungete il succo di limone, il sale e il cremor tartaro ed amalgamate bene. Iniziate gradualmente ad incorporare la farina e lavorate l'impasto con le mani come una normale pasta frolla; aggiungete poca acqua, se necessario, fino a raggiungere una consistenza compatta ma morbida.
Stendete con il mattarello l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata fino a raggiungere uno spessore di circa mezzo centimetro; con le formine ricavate i biscotti che andrete ad adagiare su una teglia ricoperta da carta da forno. Cuocete in forno statico già caldo a 180° per circa 15 minuti; toglieteli anche se sembrano ancora un po' morbidi: raggiungeranno la giusta consistenza raffreddandosi. Pronti!
Buon Appetito :-)