giovedì 24 settembre 2015

Zuppa Lombarda

Namaste :-)
Non ci speravate più di ritrovarmi qui sul blog, vero?!? Che dire... mi siete mancati tanto!!! Ma, bando ai sentimentalismi, mettiamoci subito a lavoro, che la pausa estiva è stata lunga e qui c'è da mettersi in pari con le chiacchiere e le ricette!
Spero che abbiate passato una bella estate e che siate belli carichi per affrontare l'autunno, stagione piena di colori, profumi e atmosfere magiche ed evocative. La mia estate è stata molto faticosa, come tutti gli anni, ma anche piena di soddisfazioni, pensieri, conquiste e riflessioni... ma di questo vi parlerò con calma in un altro post! Per oggi concentriamoci sulla ricetta!
Ho pensato tanto a che ricetta scegliere da condividere con voi per la "riapertura" del blog e alla fine ho scelto quella che è la ricetta preferita dei miei bimbi... e non solo... infatti quando la faccio ne devo preparare sempre dosi da caserma, perchè oltre che per noi la devo mandare a nonni, sorelle, zie, ecc... ma non è questo il bello della cucina? Non è solo condividere del cibo, ma tutto quello che il cibo porta con sè: emozioni, sensazioni, ricordi, l'amore di chi l'ha preparato pensando a chi lo riceverà... insomma, è una cosa seria e per niente scontata! Questo in particolare è un piatto semplice, genuino, fatto di pochi ingredienti che, a maggior ragione, devono essere di ottima qualità. La scelta del pane per questa zuppa è fondamentale: ovviamente serveun ottimo pane integrale... di solito la preparo con il mio pane fatto con farine integrali e lievito madre... questa volta ho fatto un'eccezione: sono appena tornata dalla Germania (in un altro post vi parlerò anche di questo...!) e, uno dei souvenirs, è stato un meraviglioso pane tedesco integrale... non potevo resistere!
Ma ora parliamo un po' di questo piatto! Come vi dicevo, questa è una ricetta tradizionale della mia Toscana, a dispetto del nome! In Lombardia in effetti non sanno nemmeno cos'è questa ricetta... infatti in origine il nome era "Zuppa per i Lombardi". Ci sono due "scuole di pensiero" sull'origine di questo piatto: c'è chi lo fa risalire al 1700 nella zona della Maremma durante l'opera di bonifica delle zone paludose interne, opera per cui vennero impiegati soprattutto lavoratori provenienti dalla Lombardia. Altra origine vuole che sia stata inventata a fine Ottocento a Firenze durante i lavori di costruzione della Faentina, la linea ferroviara che collegava Firenze e Faenza, in Emilia Romagna, passando attraverso il Mugello; anche in questo caso furono all'opera soprattutto operai lombardi. In entrambi i casi, quando i lavoratori lombardi finivano il turno era di solito molto tardi e difficilmente potevano trovare ancora trattorie aperte; per questo dalla gente del paese fu ideata questa zuppa, che poteva essere fatta usando pochi ingredienti semplici, anche d'avanzo, e che potesse essere riscaldata in qualsiasi momento rimanendo comunque un piatto sempre buono, caldo e sostanzioso. In diverse zone della Toscana si fa utilizzando i fagioli cannellini, ma qui a Pisa l'ho sempre conosciuta con i fagioli con l'occhio ed è questa versione che vi propongo oggi!
Conoscete i fagioli con l'occhio, vero? Sono dei fagioli piccoli, bianchi, con una caratteristica macchiolina nera, l' "occhio" appunto. E' un fagiolo "storico", perchè è l'unica specie di fagiolo che ha origini mediterranee ed era utilizzato già dai Greci e dai Romani. Purtroppo con il tempo è praticamente scomparso ma per fortuna si trova ancora in alcune cucine regionali, come in Puglia, Veneto e Toscana. Per quanto riguarda le proprietà nutrizionali che vi devo dire? E' un legume! Quindi ormai lo sapete meglio di me che è un alimento preziosissimo e insostituibile per la nostra alimentazione: un vero e proprio concentrato di proteine, fibre, sali minerali e vitamine... cosa potete volere di più?!?
Via, abbiamo chiacchierato anche troppo... è l'ora di metterci a cucinare!

Ingredienti:
400 gr di fagioli con l'occhio secchi, 1 kg di pane integrale, 1 sedano, 1 carota, 1 cipolla bianca, 1 rametto di rosmarino, 1 rametto di salvia, 1 striscia di alga kombu, 1 cucchiaio di tamari, acqua, olio extravergine di oliva, sale marino integrale, pepe nero.

Preparazione:
Iniziamo con la preparazione dei fagioli. Metteteli in ammollo in abbondante acqua fredda per almeno 6 ore insieme all'alga kombu dopodichè scolateli (buttate via l'acqua dell'ammollo) e metteteli in pentola a pressione ricoperti con abbondante acqua fresca non salata; cuocete con fiamma alta, al fischio abbassate la fiamma al minimo e proseguite la cottura per altri 30 minuti. Se non utilizzate la pentola a pressione, il tempo complessivo di cottura dei fagioli è di un'ora.
Mentre i fagioli stanno cuocendo mettete in una pentola capiente 2 cucchiai di olio e.v.o. con il rosmarino e la salvia tritati, fate scaldare l'olio dopodichè aggiungete la cipolla, il sedano e la carota tritati finemente con un pizzico di sale. Fate saltare le verdure a fiamma vivace per qualche minuto, sfumate con la tamari, abbassate la fiamma e proseguite la cottura per altri 5 minuti.
Quando i fagioli saranno cotti scolateli (conservate l'acqua di cottura) e fateli insaporire per qualche minuto insieme alle verdure aggiungendo un pizzico di sale; coprite con l'acqua di cottura dei fagioli, regolate di sale e proseguite la cottura per altri 15 minuti.
Affettate il pane. In una capiente terrina fate uno strato di pane, conditelo con un filo d'olio e.v.o., un pizzico di sale e una macinata di pepe nero; continuate così facendo almeno tre strati di pane. Bagnate il pane con l'acqua di cottura dei fagioli e copritelo con i fagioli, fino a riempire la terrina. Condite la superficie della zuppa con un filo d'olio e.v.o., un pizzico di sale e una macinata di pepe nero e la vostra Zuppa Lombarda è pronta. 
Ovviamente, come tutte le zuppe, più riposa e più è buona, quindi vi conviene prepararla in anticipo e fare dosi abbondanti in modo da poterla gustare anche il giorno dopo!
Buon Appetito :-)