giovedì 31 maggio 2012

Latte di riso fatto in casa

Namaste :-)
Oggi ho provato a fare il latte di riso! E' semplicissimo da fare e il risultato è ottimo. Quindi ho fatto la foto al mio latte di riso fresco fresco e avevo pensato di darvi la ricetta... ma mentre scrivevo ho un po' riflettuto sulle motivazioni che possono stare dietro alla scelta di usare un latte vegetale piuttosto che un latte animale... ed è di questo che vi voglio un po' parlare oggi!

  • Intanto è bene chiarire che, a dispetto di quello che ci dice la pubblicità, nessun latte, vegetale o animale, è nutrizionalmente indispensabile all'uomo, tranne il latte materno per il lattante! I nutrienti presenti nel latte vaccino possono tranquillamente essere ottenuti tramite l'assunzione di altri alimenti. Inoltre, se ci pensate, solo l'essere umano si nutre di latte di altre specie e per di più in età adulta! Quindi già questo ci dovrebbe fare intuire che tutta l'importanza che viene data all'assunzione di latte è in realtà un po' una "distorsione" o comunque qualcosa che ci allontana dall'essere naturale delle cose.

  • A questa prima "obiezione" dettata un po' dal buon senso all'utilizzo del latte animale, possiamo aggiungere anche motivazioni di tipo etico. In genere anche chi è vegetariano per scelta di non violenza, spesso consuma comunque latte ritenendo che la produzione di latte non provochi ne' sofferenza ne' morte per gli animali. Quello a cui invece non si pensa è a ciò che sta dietro agli allevamenti di mucche da latte! Una mucca non è una macchina che produce latte senza motivo... è un mammifero e pertanto produce latte solo per nutrire i suoi cuccioli quando li mette al mondo! E non produce latte all'infinito... dopo un anno non ha più latte e per continuare a produrlo occorre farle partorire un altro vitellino. Questi cuccioli vengono tolti alla madre a 1-2 giorni di vita e quello che non viene mai detto è che sia la mamma che il cucciolo continuano a piangere e a chiamarsi per mesi... Tra i cuccioli nati verrà scelta una femmina che sarà destinata a "sostituire" la madre... tutti gli altri vivranno circa 6 mesi, per "metter su carne", dopodichè verranno macellati. Nel caso della produzione di latte di bufala invece, se il cucciolo è maschio (e quindi non potrà essere utilizzato per produrre latte e neppure per produrre carne) verrà ammazzato o lasciato morire appena nato. Le mucche stesse vengono portate al macello dopo appena 5 anni perchè lo sfruttamento a cui vengono sottoposte le riduce in uno stato tale da non potersi nemmeno reggere in piedi. Pensate che negli allevamenti le mucche sono costrette a produrre una quantità 10 volte superiore a quella che sarebbe necessaria per allattare il proprio cucciolo. Possono produrre più di 40 litri di latte al giorno! Immaginate le mammelle di queste mucche... infatti più di un terzo delle mucche sfruttate nei caseifici soffrono di mastite e, di conseguenza, devono assumere antibiotici.

  • Questo ci porta anche a un'obiezione "salutistica" all'utilizzo del latte animale. Parlavamo della mastite che viene curata con antibiotici... come sa qualsiasi donna che abbia allattato: tutto passa dal latte! Di conseguenza nel latte di mucca troviamo farmaci, sangue, pus, virus... per non parlare dei pesticidi che vengono assunti attraverso il mangime e che, anche loro, passano dal latte! Per quanto riguarda il pus c'è addirittura una normativa della CEE (Direttiva Europea 92/46/CEE recepita dal DPR 14.01.1997 N.54) che stabilisce quanto pus può essere ammesso nel latte senza, secondo loro, comportare danni alla salute... in un litro di latte è "ammessa" la presenza di 400 milioni di cellule di pus e 100 milioni di germi!

Ovvio, ognuno può scegliere se è più giusto bere latte animale o vegetale... ma per scegliere è essenziale conoscere ed essere consapevoli di ciò di cui stiamo parlando... altrimenti la nostra libertà di scelta è limitata e solo apparente!
...e se proprio scegliete di utilizzare latte animale, almeno cercate di procurarvi latte fresco direttamente da fattorie dove potete toccare con mano le condizioni in cui vengono fatte vivere le mucche... ci sono sempre più posti in tutta Italia dove è possibile acquistare latte crudo "alla spina" proveniente da fattorie locali... ovviamente questo non viene pubblicizzato perchè l'informazione è in mano alle grandi industrie e non alle piccole fattorie!

Ma come vi avevo promesso all'inizio del post, vi volevo dare la ricetta per farvi il latte di riso da soli!
Il latte di riso è una valida alternativa al latte vaccino. Non contiene lattosio, glutine e colesterolo, quindi è particolarmente indicato in caso di intolleranze. Non è particolarmente proteico, ma è il latte meno grasso e contiene fibre, vitamine A, B e D. Ha un sapore neutro, e perciò si presta bene sia a preparazioni salate (come salse, besciamelle, ecc.) che dolci (per creme, torte o con il caffè, orzo, ecc.)
L'unico difetto è che non è molto economico, ma questo problema lo risolviamo subito! Farselo da soli è facilissimo: servono solo riso e acqua... e non potete immaginare il risparmio: pensate che stamani al supermercato ho comprato 1 kg di riso e l'ho pagato 1,29 euro... per fare 1 litro di latte bastano 50 gr di riso... quindi se ce lo facciamo da soli 1 litro di latte di riso ci costa 0,06 centesimi!! Non dico altro...!! :-)

Ingredienti:
50 gr di riso, 1 litro d'acqua.
Preparazione:
Fate bollire l'acqua e appena bolle versateci il riso. Cuocete per il tempo indicato sulla confezione (i tempi di cottura variano un po' a seconda del tipo di riso che utilizzate) più altri 10 minuti. Per esempio, il riso che ho utilizzato io aveva 15 minuti come tempo di cottura, quindi per fare il latte di riso l'ho cotto per 25 minuti. Trascorso questo tempo spengete il fuoco e frullate il tutto con il frullatore ad immersione. Filtratelo versandolo su un colino o su un canovaccio di cotone e mettetelo in una bottiglia di vetro. Si conserva in frigo fino a 4 giorni. A piacere potete dolcificarlo con zucchero di canna o aromatizzarlo con cacao o vaniglia.



lunedì 28 maggio 2012

Ciambella soffice al cocco e banana

Namaste :-)
Ieri finalmente splendida domenica di sole! E che meraviglia poter passare finalmente un'intera giornata al mare!
Oggi è di nuovo lunedì... per rendervi più dolce l'inizio della nuova settimana e per non stare a diventare malinconici pensando a ieri, vi do una ricettina che ho appena inventato per merenda! Perchè soprattutto nelle giornate più faticose e grigie è importante "gratificarsi" con piccole coccole... è vitale regalarsi almeno una coccola al giorno... basta poco, ma è un investimento importante per la nostra salute psico-fisica! Staccare la spina e rientrare in contatto con noi stessi dopo una giornata per lo più proiettati all'esterno, con mille pensieri e cose da fare che ci hanno allontanato da noi stessi e che spesso ci danno la sensazione di essere "svuotati". Ma noi non siamo il nostro lavoro, le cose che dobbiamo fare... non siamo le responsabilità che abbiamo o il ruolo che ricopriamo... quelle sono solo "etichette vuote" con cui spesso purtroppo rischiamo di identificarci! Quindi ricaviamoci un po' di tempo per noi... non serve molto... magari un bel bagno profumato e rilassante, una mezz'oretta in poltrona con un bel libro, prendersi un po' di tempo per fare meditazione, una passeggiata... o cucinare una torta soffice e profumata! :-)

Ingredienti:
300 gr di farina di tipo "00", 50 gr di cocco grattugiato, 150 gr di zucchero di canna, 1 bustina di lievito in polvere per dolci, 1 banana, 1 cucchiaio di aceto di mele, 1 pizzico di sale, 50 gr di olio di semi, 350 gr di acqua, zucchero a velo (per la decorazione).
Preparazione:
In una terrina mescolate le polveri: farina, zucchero, cocco, sale e lievito. Con una forchetta schiacciate bene la banana e amalgamatela con le polveri. In un'altra terrina mescolate i liquidi: acqua, olio e aceto. Unite i due composti e mescolateli bene con una frusta. Mettete il tutto in uno stampo a ciambella unto e infarinato e cuocete in forno già caldo a 175° per 35 minuti; lasciate la ciambella nel forno spento per altri 5 minuti e poi toglietela. A piacere spolverizzatela con zucchero a velo. Pronta!
Non vi viene voglia di farvi una bella tazza di tè e di assaggiarne una fetta? :-)


domenica 27 maggio 2012

Marmellata di peperoncini

Buona domenica!
...e, miracolo, c'è anche il sole!!! Quindi oggi finalmente mare! :-)
Ma, prima di uscire, vi voglio dare una ricettina. Chi mi conosce non crederà ai suoi occhi, perchè questa è la mia ricetta segreta per definizione...  ma visto che è una ricetta originale, veloce da fare (per essere una marmellata!) e che può essere un'ottima idea regalo, mi dispiaceva non condividerla con voi! E' perfetta da gustare con i formaggi, soprattutto stagionati. Ecco come si fa! 
 
Ingredienti:
(dose per 6 barattoli da 250 ml) 150 gr di peperoncini rossi freschi, 1,5 kg di mele, 850 gr di zucchero, 300 ml di aceto di mele.
Preparazione:
Sbucciate, togliete i semi, tagliate a pezzi le mele e mettetele in una pentola. Prendete metà dei peperoncini, tagliateli a pezzi senza toglierci i semi e uniteli alle mele. Tagliate i restanti peperoncini questa volta togliendo i semi (sennò diventa davvero troppo piccante la marmellata!). Aggiungete anche l'aceto e fate cuocere a fuoco medio per mezz'ora. Frullate il tutto, aggiungete lo zucchero e rimettete sul fuoco, mescolando con un cucchiaio di legno fino a che non si sarà addensata. A questo punto potete mettere la marmellata nei barattoli.
Per fare il sottovuoto ai barattoli (in modo che la marmellata vi si conservi anche per un anno se non la aprite) io di solito metto i barattoli vuoti, puliti e senza il tappo in forno a 100° per 15 minuti. Poi li riempio con la marmellata bollente, li chiudo e li metto a testa in giù su un piano di legno fino a che non si sono raffreddati. Pronti!
Buon Appetito :-)

giovedì 24 maggio 2012

Pane integrale con lievito madre

Namaste :-)
Oggi vi racconto come faccio l'unico pane che ormai non manca mai a casa nostra! E' il risultato di numerosi esperimenti e modifiche... ma ora siamo arrivati finalmente alla "versione definitiva"! :-)
Con queste dosi vi verranno 4 pani da 500 gr l'uno, quindi in totale ben 2 kg di pane... quando lo faccio divido ogni pane in due, così ottengo 8 pagnotte che incarto con la pellicola trasparente e le congelo... così per una decina di giorni abbiamo sempre il pane fresco! E' un bel risparmio, ma soprattutto è un bell'investimento per la nostra salute! Senza dilungarmi troppo sugli innumerevoli vantaggi di usare il lievito madre invece del lievito di birra, vi rimando al post sul lievito madre dove vi spiegavo anche come crearvi da soli il lievito!
...qui voglio aprire una parentesi... apparentemente può sembrare un po' lunghetto il procedimento per creare la pasta madre, e questo all'inizio può scoraggiare... per fare prima potete chiedere a chi utilizza già il lievito madre di darvene un po'... quando si fa il rinfresco del lievito madre questo più o meno triplica, quindi se ne può regalare un po' senza problemi! Chi sta leggendo questo post e mi conosce di persona può chiederlo a me direttamente... mi fa solo piacere che si diffonda questa sana abitudine! :-)

Ingredienti:
(dose per 2 kg di pane) 400 gr di pasta madre rinfrescata la sera precedente, 600 gr di farina di tipo "0", 600 gr di farina integrale ai 7 cereali, 600 gr di acqua tiepida, 2 cucchiai di olio di oliva, 2 cucchiaini di sale.
Preparazione:
Negli ingredienti come vedete vi do la dose della pasta madre rinfrescata la sera precedente... questo vuol dire che quando decidete di fare il pane dovrete ricordarvi di tirare fuori la pasta madre dal frigo la sera prima e rinfrescarla, cioè dovete prendere 300 gr di acqua tiepida, aggiungere 200 gr di pasta madre, mescolare bene e impastare il tutto con 500 gr di farina di tipo "0"; coprite questo impasto con un canovaccio umido e lasciatelo in forno spento per tutta la notte. La mattina dopo prendete 200 gr di questo impasto e lo rimettete in frigo... questa sarà la nuova pasta madre che conserverete in frigo per una settimana o comunque fino al successivo rinfresco. Dalla pasta madre rimanente prendete 400 gr e utilizzatela per preparare il nostro pane!
Per fare il pane fate così: prendete 600 gr di acqua tiepida, mescolateci 2 cucchiai di olio e scioglieteci i 400 gr di pasta madre. Impastate con le due farine e con il sale fino ad ottenere un impasto omogeneo. Fateci un taglio a croce, ricopritelo con un canovaccio inumidito e mettetelo in forno spento a lievitare da 6 a 8 ore... so che vi sembra tanto, ma se ci pensate non dovrebbe interferire troppo con i normali orari... il rinfresco lo fate la sera prima di andare a letto, il primo impasto lo fate la mattina prima di andare a lavoro e lui lievita da solo mentre siete a lavoro! Quando tornate, riprendete l'impasto lo dividete in quattro parti uguali, date ad ogni pezzo la forma di un filoncino, lo mettete in una teglia ricoperta di carta da forno, ci fate dei tagli sopra, lo coprite con un canovaccio e lo lasciate lievitare per un paio d'ore. A questo punto possiamo cuocerlo in forno statico già caldo a 250°... ogni forno come sapete è un po' diverso... indicativamente lo faccio cuocere per 20 minuti nel ripiano più basso e alla fine 5 minuti nel ripiano più alto. Pronto... e il profumo (per non parlare del sapore) vi ripagherà delle fatiche! :-)


mercoledì 23 maggio 2012

Biscotti allo yogurt

Bentrovati :-)
Ho fatto mente locale ora che tra poco più di un mese sarò a Milano ad ascoltare per due giorni il Dalai Lama in persona! Ancora non mi sembra vero e ammetto che l'avvicinarsi della data mi rende sempre più felice ed emozionata! Credo che, indipendentemente dal fatto di essere buddhisti o no, si possa solo essere grati di vivere in un'epoca dove ci sono persone come il Dalai Lama, esempio di grandezza, umiltà e infinita compassione... 
Quindi, come avrete intuito, oggi sono di buon umore... e quando sono particolarmente di buon umore di solito mi metto a cucinare biscotti! Ed ecco qua l'invenzione di oggi: biscottoni leggerissimi fatti utilizzando lo yogurt! Io ho usato lo yogurt di soia perchè è quello che mi piace di più e che mi faccio da sola, ma ovviamente potete utilizzare anche uno yogurt "normale". Sono veloci da fare e buoni buoni :-)

Ingredienti:
(con queste dosi mi sono venute due teglie di biscotti) 150 gr di yogurt di soia, 100 gr di zucchero bianco, 100 gr di margarina (a temperatura ambiente), 350 gr di farina di tipo "00", 1 bustina di lievito in polvere per dolci, 1 pizzico di sale, 1 bustina di vanillina, 1 cucchiaio di cacao in polvere.
Preparazione:
In una terrina mescolate la farina, lo zucchero, il sale e il lievito. Aggiungete lo yogurt e la margarina a pezzettini e iniziate ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Dividete l'impasto in due parti uguali (dovrebbero venire due parti da 350 gr l'una). Aggiungete a una parte dell'impasto un cucchiaio di cacao e lavoratelo bene; all'altra parte dell'impasto aggiungete la vanillina. Con ciascuno dei due impasti formate un "serpentone" di circa 1 cm di diametro; accostate i due serpentoni (quindi ne avrete uno marrone e uno chiaro) e attorcigliateli insieme fino ad ottenere un unico cilindro bicolore! A questo punto tagliatelo a tocchetti di un paio di cm di lunghezza e disponeteli su una teglia ricoperta da carta da forno. Cuocete i biscotti in forno già caldo a 175° per 20 minuti. Il risultato saranno dei biscottoni leggeri, soffici e perfetti per accompagnare latte o tisane! ...qui nella foto li vedete pronti per accompagnare il mio immancabile infuso all'ortica! :-)




martedì 22 maggio 2012

Crackers di okara

Buongiorno a tutti!
Stamani sono un po' di corsa... ma forse vi va bene... così non mi dilungo in riflessioni zen e vi do subito la ricetta :-D
Era un po' che volevo provare a fare i crakers utilizzando l'okara... per chi non avesse studiato e non si ricordasse cosa è l'okara vi rimando ai post sul tofu fatto in casa e sui burger di okara!
Comunque, questa ricetta me la sono del tutto inventata, e devo dire di essere stata fortunata perchè è venuta bene al primo tentativo! Facili da fare e veramente sfiziosi... perfetti per l'aperitivo o per la merenda!

Ingredienti:
(con queste dosi mi sono venute 3 teglie di crackers) 150 gr di okara, 300 gr di farina di tipo "0", 30 gr di olio di oliva, 100 gr di acqua, 1 cucchiaino di sale, 2 cucchiaini di paprika, 2 cucchiaini di rosmarino tritato, sale grosso, olio per spennellare.
Preparazione:
In una terrina mescolate l'okara, la farina e il sale. Aggiungete l'olio e l'acqua e impastate fino ad ottenere  un composto omogeneo. A questo punto io ho diviso l'impasto in tre parti uguali; una parte l'ho impastata con due cucchiaini di paprika, una parte l'ho impastata con due cucchiaini di rosmarino tritato e una parte l'ho lasciata "al naturale". Ho steso sottilmente tra due fogli di carta da forno con il mattarello ciascuno dei tre impasti; usando la rotella dentellata ho tagliato i crackers e li ho messi in una teglia ricoperta di carta da forno. Con una forchetta ho bucherellato i crackers e li ho spennellati con un'emulsione ottenuta mescolando olio di oliva e acqua in parti uguali. Ho cosparso i crackers con un pizzico di sale grosso e li ho cotti in forno già caldo a 200 ° per circa 20 minuti. Pronti!



Crackers al rosmarino

Crackers naturali

Crackers alla paprika

lunedì 21 maggio 2012

Crema di nocciole e cacao

Namaste :-)
E ricominciamo la settimana... non so da voi ma qui il tempo è quasi natalizio! Se mettiamo insieme il fatto che è lunedì mattina e che il cielo è grigio non abbiamo certo le premesse per iniziare con entusiasmo la settimana... e allora vi regalo una ricetta che non potrà non farvi tornare il buonumore! :-)
Vi racconto come è "nata" questa ricetta... Ieri a merenda una delle mie bimbe mi fa: "Mamma mi puoi preparare una fettina di pane e nutella?" ....vado a vedere nel ripostiglio e... tragedia... nutella finita!!! Non era mai successo che casa nostra rimanesse senza l'antidepressiva nutella!!! In compenso nel ripostiglio c'erano un sacchettino di nocciole e del cacao in polvere... e mi sono detta: "Ma ti pare davvero che non me la posso fare da sola?!?" E così, dopo qualche ricerca su internet e dopo qualche modifica da "piccola chimica" ecco il risultato! BUONAAAAA e facilissima da fare!

Ingredienti:
Dose per un barattolo da 250 ml: 100 gr di nocciole, 2 cucchiai di cacao in polvere, 3 cucchiai di zucchero di canna, 2 cucchiai di olio di semi, 6 cucchiai di latte di soia.
Preparazione:
Tostate per 5 minuti le nocciole in una padellina antiaderente (non dovete ungerla!). Mettete nel frullatore le nocciole e lo zucchero e accendetelo; dovete frullare per almeno 10 minuti... all'inizio otterrete un composto farinoso ma se continuate a frullare le nocciole tireranno fuori il loro olio e il composto si trasformerà in una crema: avete ottenuto la pasta di nocciole! Mettete questa crema in un pentolino, aggiungete il cacao e mescolate bene. Quando sarà omogenea aggiungete l'olio e il latte e continuate a mescolare fino ad ottenere un composto liscio. Cuocete a fiamma bassa per 5 minuti, sempre mescolando. Versate la crema in un barattolo di vetro e conservate in frigo fino a 10 giorni... ma non credo che vi durerà così tanto... è troppo buona!! ;-)

sabato 19 maggio 2012

Polpettine di lattuga e riso con impanatura di noci e basilico

Ciao a tutti...
oggi avevo pensato di darvi questa ricetta che ho inventato per accompagnare l'aperitivo di stasera... viene una delle mie amiche più speciali a cena e avevo voglia di inventarmi uno stuzzichino per l'occasione!

Ma non vi nego che la notizia dell'attentato a Brindisi, in cui è morta una ragazzina e numerosi sono stati i feriti, ha cambiato il mio stato d'animo... Dopo il primo momento di dolore acuto, di rabbia per l'insensatezza della situazione, di smarrimento pensando che una cosa così assurda può accadere a chiunque e in qualsiasi momento... dopo tutto questo il mio stato d'animo è cambiato... ho messo da parte il dolore e la tristezza... passare la giornata a piangere e ad avere il cuore spezzato alla fine non serve... purtroppo quello che è successo ormai è successo... piangere non ridarà la vita a quella ragazza, non donerà di nuovo la leggerezza ai suoi compagni, non servirà a far ravvedere quelle persone che hanno pianificato ed eseguito quell'atto atroce.. ma possiamo fare in modo che quello che è successo possa essere uno spunto risolutivo per le nostre vite! Quello che è successo ci deve ricordare una cosa fondamentale, ma che facciamo di tutto per non tenere a mente: da un secondo all'altro tutto può finire. E' inutile nascondere la testa sotto la sabbia. Tutto cambia costantemente da un secondo all'altro... e noi invece abbiamo la tendenza a crederci immortali... beh, non lo siamo! Pensarla così fa solo in modo che ci perdiamo in mille cose inutili e insensate, perchè tanto c'è tempo... invece non abbiamo garanzie! Ci vogliamo autoconvincere di una cosa totalmente irrealistica e questo ci porta a tutto tranne che alla felicità! Sapere che abbiamo un limite invece ci aiuta a vivere con più intensità ogni istante. Pensate: se ogni volta che incontriamo una persona avessimo sempre la consapevolezza che può essere l'ultima volta che la vediamo, secondo voi ci verrebbe spontaneo trattarla male o provare rancore nei suoi confronti? Penso proprio di no... Tenere sempre a mente la nostra impermanenza è un antidoto potentissimo contro tutte le nostre tendenze distruttive verso di noi e verso gli altri! E ci aiuta veramente a ridimensionare ogni nostro problema!
Scusate se mi sono dilungata, ma volevo condividere con voi le mie riflessioni...

Ma vi avevo promesso una ricetta! Eccola qua! :-)

Ingredienti:
Per le polpettine: 250 gr di lattuga, 1 scalogno, 50 gr di margarina, 50 gr di farina, 100 ml di latte di soia, un pizzico di noce moscata, sale, 5 cucchiai di pangrattato, 100 gr di riso.
Per l'impanatura: 2 cucchiai di pangrattato, 2 cucchiai di gherigli di noci, 4 foglie di basilico.
Preparazione:
Lessate il riso in acqua salata, scolatelo e tenetelo da parte. In un pentolino preparate una besciamella densa: sciogliete la margarina, tostateci la farina e aggiungete piano piano il latte; insaporite con la noce moscata e aggiustate di sale. In una padella fate appassire con un mestolino d'acqua la lattuga e lo scalogno tagliati, regolate di sale e portate a cottura. Nel frullatore unite la lattuga, la besciamella, il riso e frullate bene. Aggiungete il pangrattato. Adesso preparate l'impanatura frullando le noci, il pangrattato e il basilico. Mettete questo composto su un vassoio. Preparate con le mani le polpettine (me ne sono venute una trentina), adagiatele sul vassoio e iniziate a muovere delicatamente il vassoio in modo da fare rotolare le polpettine nell'impanatura... così manterranno una forma bella tonda e si impaneranno in modo omogeneo. Ungete una padella con un velo d'olio, scaldatela bene e cuocetevi le polpettine fino a che saranno dorate; ricordatevi di muovere spesso la padella per fare "rotolare" le polpettine, così non si attaccano e non si appiattiscono!
Pronte... Buon Appetito! :-)



mercoledì 16 maggio 2012

Muffins alla banana e cacao

Bentrovati! :-)
Facciamo insieme merenda? Dai, vi offro dei muffins soffici soffici che ho appena sfornato... :-)
Era da un po' che avevo voglia di fare dei muffins alla banana, e alla fine mi sono inventata questa versione vegan e golosa usando anche il cacao!
Sono molto veloci da fare e il risultato è garantito... perfetti per regalarvi una coccola!

Ingredienti:
250 gr di farina di tipo "00", 100 gr di zucchero di canna, 50 gr di cacao in polvere, 1 banana, 150 ml di latte di soia, 50 ml di olio di semi, 150 ml di acqua, 1 bustina di lievito per dolci, 1 pizzico di sale, 1 cucchiaio di aceto di mele.
Per accompagnare (se piace): 1 yogurt di soia, 1/2 banana.
Preparazione:
In una terrina mescolate le farina, lo zucchero, il sale, il cacao e il lievito. In un'altra terrina amalgamate la banana (che avrete schiacciato con una forchetta) con il latte, l'olio, l'acqua e l'aceto. Unite i due composti e mescolate bene con una frusta fino ad ottenere un impasto omogeneo. Ungete con olio o margarina gli stampini da muffins e infarinateli... con queste dosi me ne sono venuti 13. Riempiteli fino a metà con l'impasto e cuoceteli in forno già caldo a 175° per 20 minuti. Fate riposare in forno spento per altri 5 minuti e poi toglieteli.


Sono buoni e sofficissimi anche così, ma se volete "strafare" potete servire questi muffins accompagnati da uno yogurt alla banana..







Io ho usato uno yogurt di soia fatto da me con la yogurtiera a cui ho aggiunto mezza banana a pezzettini... Apro parentesi: se avete l'abitudine di consumare uno yogurt al giorno, magari a colazione, vi consiglio caldamente di comprarvi una yogurtiera! Costa una sciocchezza e vi permette di avere uno yogurt sano, buono, economico e naturale per tutta la settimana... ed evitate di dover buttare via tutti i giorni vasetti di plastica!
Spero che questa ricettina vi sia piaciuta!
Buon Appetito... e a presto! :-)

lunedì 14 maggio 2012

Rimedi della Nonna... seconda puntata!

Namaste :-)
...e buon inizio di settimana a tutti!
Oggi non vi parlo di cucina... soprattutto perchè ho passato gli ultimi due giorni a letto con la febbre... e il cibo è stato davvero l'ultimo dei miei pensieri!
Però prima di essere messa ko dall'influenza, mi ero lanciata a fare il tanto odiato cambio dell'armadio e ho scoperto un paio di cose che voglio condividere con voi... quindi l'argomento del post di oggi sarà: consigli naturali per il bucato e l'armadio!

Detersivo per la lavatrice
Ovviamente la prima cosa da fare prima di riporre il guardaroba invernale è lavarlo! Quindi parliamo di come sia possibile fare la lavatrice senza inquinare l'ambiente e senza spendere una fortuna!
Da un annetto ho eliminato del tutto l'uso del sapone per la lavatrice, da quando ho scoperto che in commercio esiste una cosa fantastica: le "noci lavatutto". 


Non so se ne avete mai sentito parlare... io qualche anno fa lessi un articolo a riguardo ma pensai: troppo bello per essere vero... non può essere vero! Alla fine mi sono decisa a provarle e da allora non ho più smesso. In pratica sono noci dell'albero Sapindus Mukorossi, una pianta della famiglia delle Sapindaceae. Il guscio di queste noci contiene la saponina, sostanza che viene usata per i normali detersivi ma che in quei casi viene addizionata con elementi chimici e inquinanti! Già nell'antichità queste noci venivano usate in Asia, soprattutto in India e Nepal, per le loro proprietà detergenti, disinfettanti e antibatteriche. I vantaggi per usarle sono molti... ve ne dico alcuni:
  • sono ecologiche: sono biodegradabili al 100% e dopo che sono state utilizzate possono essere gettate nei rifiuti organici
  • sono economiche: costano poco e le stesse noci possono essere riutilizzate per almeno 3 lavatrici
  • sono delicate: rispettano anche i tessuti più delicati e non irritano le pelli più sensibili
  • sono efficaci: i risultati non hanno niente da invidiare ai detersivi tradizionali
Utilizzarle è facile: basta prendere 3 noci, spezzettare con le mani il guscio e metterlo in un sacchettino di cotone che trovate insieme alle noci; lo mettete nel cestello e date il via alla lavatrice... e quelle stesse noci le potete riutilizzare fino a tre lavaggi!
L'unico "svantaggio" è che sono inodori... se volete quindi il bucato profumato basterà aggiungere nel sacchettino tre gocce del vostro olio essenziale preferito!
Trovarle è semplice... ormai si trovano in qualsiasi negozio bio o facilmente su internet!

Ammorbidente
Avete presente quanto inquinano e quanto costano gli ammorbidenti che si trovano in commercio? L'alternativa è semplice... la nostre nonne la sapevano... nella vaschetta dell'ammorbidente mettete mezzo bicchiere di aceto bianco! Il bucato sarà morbidissimo, i colori saranno ravvivati e il profumo del bucato sarà più intenso! E, come se non bastasse, aiuta a mantenere la lavatrice pulita e previene la formazione del calcare... Risultato: avete speso di meno e soprattutto non avete inquinato!

Antitarme
Ora che il guardaroba è pulito, asciutto e piegato, pronto per essere riposto, cosa manca? Ovviamente qualcosa che lo protegga da un eventuale attacco delle tarme! Se ne trovano in commercio, ma la maggior parte sono chimici e tossici... quindi perchè non farcelo da soli?
Possiamo sfruttare le proprietà naturali di alcuni elementi facilmente reperibili. Stavolta ho usato: lavanda essiccata, chiodi di garofano e buccia di limone essiccata. Si taglia la buccia di limone cercando di prendere solo la parte gialla, si taglia a striscine sottili e si mette a essiccare in forno a 100 gradi per un'oretta. 


Per ogni "sacchettino antitarme" ho miscelato un cucchiaino di lavanda, un cucchiaino di chiodi di garofano e un cucchiaino di buccia di limone. Se siete in vena di cucire potete confezionare dei sacchettini di cotone e chiuderli con un nastro... oppure per fare prima potete "riciclare" il tulle delle bomboniere e chiuderlo poi con un nastrino! Sono anche molto carini da vedere (e da regalare!) e profumano di cose buone e di altri tempi!








Spero di avervi dato qualche spunto utile :-)
Un abbraccio e alla prossima!

sabato 12 maggio 2012

Burger di okara e zucchine al timo con olio al basilico e mandorle

....ok... lo so che il titolo è più lungo della ricetta, ma ero così soddisfatta dell'abbinamento dei sapori e dei profumi che mi ero inventata, che mi dispiaceva non metterli nel titolo! :-)
In realtà non avevo programmato di darvi questa ricetta stasera, ma mentre stavo pensando a cosa preparare per cena una delle mie bimbe mi fa: "Mamma, stasera non mi cuocere un hamburger di carne... vorrei assaggiare com'è un hamburger di okara!" ....ora capite bene che una mamma vegetariana non può che scoppiare d'orgoglio a sentire la propria figlia dire una frase del genere... e più che altro sentire che una bimba di 9 anni sappia cosa sia l'okara!!!
...comunque, non potevo certo fare brutta figura, e quindi mi sono impegnata ad inventarmi una ricettina sfiziosa per non deludere la mia principessa... e alla fine è venuta talmente buona che ho pensato di darvi la ricetta!
Intanto ripassiamo cosa è l'okara! Come vi raccontai nel post su come prepararsi il tofu in casa, l'okara è quella parte della soia che non è idrosolubile e che quindi rimane quando filtriamo la soia per ottenere il latte da cui otterremo il tofu. Queste fibre che rimangono non devono assolutamente essere buttate perchè sono ricche di proteine, ferro e sali minerali! Tra le varie cose che si possono fare con l'okara, stasera ho fatto dei burger vegetali abbinati ad un olio molto aromatico. 
Mi rendo conto che non tutti forse avete dell'okara in casa... se avete provato a farvi il tofu di sicuro ce ne avete, e tanto!... altrimenti potete provare a sostituirlo con dei fagioli cannellini!

Ingredienti:
Per i burger: 150 gr di okara, 1 zucchina, 1 patata, 1 scalogno, timo, sale, 1 cucchiaio di olio, 1 cucchiaio di mandorle sgusciate, 4 cucchiai di pangrattato per l'impasto più pangrattato quanto basta per impanare.
Per l'olio: 10 foglie di basilico, 1 cucchiaio di mandorle sgusciate, 1 tazzina di olio di oliva, sale.
Preparazione:
In un pentolino mettete l'okara, la zucchina, la patata e lo scalogno tagliati a pezzetti; aggiungete un mestolino d'acqua, un pizzico di timo, regolate di sale  e cuocete finchè le verdure saranno morbide. Frullate il composto insieme alle mandorle, aggiungete 1 cucchiaio di olio, 4 cucchiai di pangrattato e con le mani iniziate a formare i burger; passateli nel pangrattato e disponeteli su una teglia ricoperta di carta da forno. Con queste dosi mi sono venuti 15 burger, ma ovviamente dipende dalle dimensioni dei burger! Cuocete in forno già caldo a 200 ° per 15 minuti.
Mentre i burger sono in forno preparate l'olio frullando le mandorle, il basilico e l'olio d'oliva fino ad ottenere una salsina fluida e omogenea; regolate di sale.
Servite i burger accompagnati dall'olio e... Buon Appetito :-)



giovedì 10 maggio 2012

Torta di Rose... per la Festa della Mamma :-)

Namaste :-)
Come state? Spero bene e di buon umore!

Domenica sarà la Festa della Mamma, quindi ho pensato di provare a fare quella che è la torta tradizionale per definizione da fare (e regalare) per la Festa della Mamma, cioè la Torta di Rose! Ve la regalo con qualche giorno di anticipo, così se avete voglia di farla avete un po' di tempo per organizzarvi!
Era la prima volta che provavo a farla... e, come potete immaginare, ho un po' modificato la ricetta originale (sennò era troppo facile!)... Spero che il risultato vi piaccia: è venuta una torta sofficissima, dal sapore delicato e bella da vedere.
Ma oltre alla ricetta vi voglio regalare una frase bellissima di Madre Teresa che ho letto stamani... sennò vi vengo a noia a darvi solo frasi del Dalai Lama! ;-)

“Quando una persona ti ferisce, non irritarti..
ma pensa solo che dietro quel comportamento c’è una incapacità di amare, dovuta alla presenza di una ferita, di una mancanza d’amore, così perdonerai e pregherai per quella persona senza portare rancore”

Teniamocela come obiettivo da raggiungere... :-)
E ora mettiamoci a cucinare!

Ingredienti:
Per la torta: 150 gr di farina Manitoba, 150 gr di farina di tipo "00", 75 gr di zucchero, 1 bustina di lievito di birra, 1 pizzico di sale, 150 gr di latte di soia, 50 gr di olio di semi, la buccia di un limone grattugiata.
Per il ripieno: 150 gr di margarina, 150 gr di zucchero.
Preparazione:
Per prima cosa scaldate il latte in un pentolino e appena sarà tiepido spengete il fuoco e scioglieteci il lievito di birra; fate riposare per 15 minuti. Intanto in una terrina mescolate le due farine, il sale, lo zucchero e la buccia grattugiata di un limone. Aggiungete il latte con il lievito e l'olio di semi. Impastate bene, fateci un taglio a croce, ricopritelo con un canovaccio di cotone e fatelo lievitare per un paio d'ore.
Prima della lievitazione:


Dopo la lievitazione:


Intanto possiamo preparare la crema per il ripieno. Tagliate la margarina a pezzettini e lavoratela con lo zucchero fino ad ottenere una crema omogenea.
Riprendete l'impasto e stendetelo con il mattarello per ottenere un rettangolo dello spessore di circa 5 mm.
Spalmatelo con la crema e arrotolatelo su se stesso dal lato più lungo. Otterrete un "serpentone" che dovrete tagliare a rotelle di circa 4 cm ciascuna.


Prendete ogni "girella", schiacciate con le dita una delle due estremità per ottenere le rose e disponetele in una teglia rotonda rivestita di carta da forno; mettete le varie rose un po' distanziate l'una dall'altra perchè lievitando gonfieranno e si uniranno tra di loro.


Coprite la teglia con un canovaccio e lasciate lievitare per altre due ore in forno spento (se potete con la lucina interna accesa). Ecco come diventeranno dopo la lievitazione:


A questo punto cuocete in forno già caldo a 175° per 30 minuti. Lasciate la torta per altri 5 minuti nel forno spento poi toglietela. A piacere spolverizzate con zucchero a velo.
Buon Appetito... e Buona Festa della Mamma! :-)


martedì 8 maggio 2012

Tofu fatto in casa!

Ovviamente ve lo dovevate aspettare... appena ho scoperto che il tofu si può fare facilmete da soli figuratevi se non ci provavo subito!
I motivi per farselo in casa sono diversi... intanto andate a spendere la metà di quello che spendete se lo comprate... poi è decisamente più buono di quello confezionato... infine, almeno per me, è troppo bella la soddisfazione di farsi da soli una cosa, sapendo di preciso cosa ci mettiamo e quindi cosa mangiamo, e ottenendo risultati pù buoni di quella comprata!
Allora, se vi volete cimentare nell'impresa tutto quello che vi serve sono 500 gr di soia gialla biologica (si trova ormai nella maggior parte dei supermercati), acqua, 3 limoni e un'oretta di tempo. Cominciamo?
Ecco a voi la "fotostoria" di come ho fatto il tofu!
La sera prima dovete ricordarvi di mettere in ammollo in abbondante acqua fresca la soia. Così è come si presenta la soia prima dell'ammollo:


...e così è come la troverete invece al vostro risveglio:


Adesso dovete prendere la pentola più grande che avete, riempirla con 4 litri d'acqua e metterla a bollire. Intanto scolate la soia e frullatela per bene, aiutandovi se necessario con un pochino dell'acqua che avete messo nella pentola. Ecco a voi la soia frullata:


Appena avete ottenuto un composto bello omogeneo mettetelo nell'acqua bollente, mescolatelo e fatelo sobbollire per 10 minuti... vi consiglio di passare questi 10 minuti vicini alla pentola, mescolando di tanto in tanto, perchè tende a traboccare... Passato il tempo spengete il fuoco. Prendete un'altra pentola, metteteci sopra uno scolapasta, ricopritelo con un canovaccio di cotone e iniziate a filtrare piano piano il contenuto della pentola...


In questo modo separerete il latte di soia dalle fibre. Quando avete finito infilatevi un paio di guanti da cucina (così evitate di bruciarvi e di sporcarvi), chiudete i lembi del canovaccio e strizzate bene per fare fuoriuscire tutto il latte. Quello che rimane nel canovaccio è l'okara... non buttatelo via perchè è ricco di fibre, proteine, ferro e calcio... e ci si possono fare dei burger vegetali o dei crackers buonissimi (uno dei prossimi giorni vi darò la ricetta!)... ed ecco come appare:


A questo punto nella pentola sarà rimasto solo il latte di soia, che è quello che ci serve per produrre il tofu:


Portatelo a bollore, fate sobbollire 10 minuti e spengete il fuoco. Aggiungete il succo di un limone, mescolate e aspettate 10 secondi; aggiungete il succo del secondo limone, mescolate e aspettate 10 secondi... e così anche per il terzo! Magia: il liquido nella pentola diventerà trasparente e inizierà ad affiorare il tofu! Eccolo qui:


Prendete un recipiente e prendete di nuovo lo scolapasta con un canovaccio di cotone sopra. Con un mestolino forato iniziate a prendere il tofu dalla pentola e mettetelo nello scolapasta. Quando avrete finito, chiudete il canovaccio, metteteci sopra un piatto con sopra un peso... in questo modo finirà di fuoriuscire il liquido e il tofu verrà compatto. Lasciate riposare mezz'ora et voilà, il vostro mezzo chilo di tofu è pronto! Non è carino?!? :-)




Lo potete conservare in frigo in un recipiente chiuso, ricoperto d'acqua anche per una settimana... altrimenti lo congelate!
Un abbraccio e a domani :-)

lunedì 7 maggio 2012

Maionese veg!

Forse vi sembrerà un problema da poco... ma quando un vegano deve prepararsi un panino o una focaccina, cosa ci mette dentro? Affettati no, formaggi no... e sicuramente niente maionese, salsa tartara, salsa rosa, che sono tutte fatte con le uova! Quindi oggi ho pensato che forse vi può fare comodo se vi insegno come fare la maionese senza uova... anche perchè se l'andate a comprare nei negozi bio costa veramente tanto! E' semplicissima da fare, ci vuole un attimo, è buona ed è facile "personalizzarla" con l'aggiunta di spezie a piacere!

Ingredienti:
30 gr di latte di soia, 60 gr di olio di semi, sale, 1 cucchiaino di succo di limone o di aceto.
Preparazione:
Nel bicchiere del frullatore ad immersione mettete il latte, iniziate a frullare facendo piccoli movimenti dal basso verso l'altro e iniziate ad aggiungere l'olio a filo... pochi minuti e come per magia ecco la vostra maionese, bella cremosa e compatta! Aggiungete il sale e il limone (o l'aceto). A piacere potete aromatizzarla con senape, erba cipollina, capperi, prezzemolo, curry... o tutto quello che vi suggerisce la vostra fantasia!
Con queste dosi mi sono venuti 80 gr di maionese.
Nella foto potete vedere (da sinistra a destra): maionese al prezzemolo, maionese al curry e maionese naturale.
Spero di esservi stata utile :-)
Un abbraccio e a domani!


domenica 6 maggio 2012

Torta di compleanno dei miei cuccioli!

Namaste :-)
Lo so che pensavate già che avevo perso il ritmo e che oggi vi avrei lasciati senza ricetta...! Ehi, non è ancora mezzanotte, quindi sono ancora in tempo! :-)
Oggi sono stata un po' indaffarata perchè abbiamo festeggiato il compleanno di due dei miei tre tesori... e quindi per festeggiare anche con voi vi offro "virtualmente" una fetta della torta di compleanno!
In teoria la ricetta l'avevano scelta i miei bimbi dopo giorni passati a sfogliare un ricettario di torte rigorosamente al cioccolato... alla fine la loro scelta è caduta su una torta molto bella... ma per niente vegan! Lì per lì mi sono detta: Ok, per una volta facciamo una torta "normale"... ho anche comprato burro e uova... ma quando mi sono messa all'opera è stato più forte di me "trasformare" la ricetta e trasformarla magicamente in torta vegan!  Sarò fissata, ma sinceramente sono arrivata alla conclusione che uova e burro un po' alterino e coprano i sapori delle torte... trovo che nelle torte vegan invece i sapori siano esaltati e le torte siano più leggere! Quindi ecco a voi la mia ultima invenzione... spero vi piaccia :-)

Ingredienti:
Per la base: 200 gr di farina di tipo "00", 2 cucchiai di cacao amaro in polvere, 150 gr di zucchero, 150 gr di olio di semi, 150 gr di acqua, 1 bustina di lievito per dolci, 1 pizzico di sale, 1 cucchiaio di aceto di mele.
Per la farcitura: 50 gr di zucchero a velo, 25 gr di margarina, 50 gr di cioccolato fondente.
Per la decorazione: 100 gr di cioccolato fondente, 50 gr di cioccolato bianco, 2 cucchiaini di latte di soia.
Preparazione:
Iniziamo preparando la base. In una terrina mescolate le polveri: farina, zucchero, cacao, lievito e sale. In un'altra terrina mescolate i liquidi: olio, acqua e aceto. Con una frusta amalgamate bene i due composti fino ad ottenere un impasto omogeneo. Versate in una tortiera unta e infarinata e cuocete in forno già caldo a 180° per 30 minuti; lasciate per altri 5 minuti la torta nel forno spento poi toglietela e fatela raffreddare.
Intanto prepariamo la crema per la farcitura. Mescolate la margarina a temperatura ambiente con lo zucchero a velo finchè non otterrete un impasto omogeneo; unite il cioccolato sciolto a bagnomaria e mescolate bene.
Quando la torta sarà raffreddata tagliatela in due dischi e farcitela con la crema... Piccolo consiglio: per non rompere il disco superiore quando dovete toglierlo vi conviene fare scorrere un foglio di carta da forno attraverso il taglio che avete fatto nella torta, in modo che alla fine il disco superiore sia completamente appoggiato sul foglio... così per sollevarlo dovrete semplicemente sollevare il foglio di carta da forno con sopra il disco di torta, senza rischio di romperlo! 
Adesso che la torta è farcita manca solo la decorazione... Sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente e spalmatelo su tutta la torta, bordi compresi, con l'aiuto di una spatola. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato bianco, aggiungeteci due cucchiaini di latte di soia per renderlo un po' più fluido, mettetelo in una siringa da pasticcere (se non ce l'avete basta costruirsi un piccolo cono con la carta forno, gli tagliate la punta e lo usate come una siringa!) e disegnate una spirale che va dal centro della torta fino all'esterno. Con uno stuzzicadenti tracciate tanti "raggi" alternando la direzione dal centro verso l'esterno e dall'esterno verso il centro della torta... è davvero semplicissimo, ma l'effetto è molto carino :-)
Mettete in frigo fino al momento di servirla.
Buon Appetito :-)

sabato 5 maggio 2012

Polpettine di tofu alle olive verdi e curry

Fermi, fermi, fermi!!!! Lo so che leggendo la parola "tofu" nel titolo vi è venuto l'impulso irrefrenabile di cambiare pagina...! Un po' vi capisco perchè, pur essendo vegetariana, ho un po' un rapporto "conflittuale" con il tofu... ovvero, l'ho mangiato in mille posti e in mille modi diversi ma penso di averlo mangiato solo in un posto dicendo:"Buono!!!"... da tutte le altre parti mi sono limitata a dire: "Mmmm... commestibile..."
Quindi la mia missione di oggi è non solo rendere il tofu commestibile o mangiabile... ma addirittura buono!
Intanto, per chi non lo sapesse, vi dico cosa è di preciso il tofu. In pratica è una specie di "formaggio vegetale" ottenuto dalla cagliata del latte di soia... è un alimento altamente proteico e dal sapore abbastanza neutro, per questo è molto versatile e si presta ad essere utilizzato sia in preparazioni dolci che salate.
Tra l'altro proprio oggi ho scoperto che è semplice prepararselo in casa da soli e che è notevolmente più buono... ormai mi conoscete... quanto prima ovviamente proverò a farlo e poi vi farò sapere il risultato ;-)
Per il momento usiamo un tofu "già pronto"! 
Queste polpettine sono veramente veloci da fare, molto saporite e leggere... e si prestano bene sia come antipastino che come secondo piatto, magari abbinate a una insalatina fresca! A cena ieri sera sono andate a ruba... per fortuna ho fatto in tempo a fotografarle! :-)

Ingredienti:
125 gr di tofu, 60 gr di olive verdi, 1 cucchiaino di curry in polvere, 2 cucchiaini di prezzemolo tritato, 1/2 scalogno, 1/2 cucchiaino di sale, 4 cucchiai di pangrattato.
Preparazione:
Frullate insieme il tofu con le olive, il curry, il prezzemolo, lo scalogno e il sale fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete due cucchiai di pangrattato e mescolate bene. Con le mani iniziate a formare le polpettine (con queste dosi me ne sono venute una ventina ma, ovviamente, il numero dipenderà dalla grandezza delle polpettine!)... sarà un'operazione semplice perchè il composto non si appiccica alle mani! In un vassoio mettete due cucchiai di pangrattato e spargetelo in modo omogeneo sul fondo. Adagiatevi sopra le polpettine e iniziate a farle rotolare muovendo delicatamente il vassoio... così si "impaneranno" da sole, in modo omogeneo, veloce e non vi sporcherete le mani! Mettete le polpettine in una teglia ricoperta da carta da forno e cuocetele in forno già caldo a 200° per 15 minuti. Pronte!
Spero davvero che vi piacciano almeno quanto sono piaciute a me! :-)



venerdì 4 maggio 2012

Stuzzichini per un aperitivino veloce!

Bentornati! Spero che stiate tutti bene :-)
Oggi non aspettatevi ricette super elaborate e lunghissime preparazioni... lo scopo del post di oggi infatti è ben preciso: che fare quando si ha veramente poco tempo ma non si vuole comunque rinunciare ad offrire un aperitivino sfizioso... invece di limitarci ad aprire un pacchetto di patatine o di noccioline? Perchè diciamocelo: sono spesso i piccoli dettagli che fanno la differenza quando accogliamo le persone a casa nostra... non importa tanto quanto si è speso per preparare una cena o che cose super elaborate ci siamo lanciati a cucinare... sono le piccole cose, le piccole "coccole" che offriamo agli altri a fare la differenza...  magari abbiamo poco tempo, ma è bello trasmettere il pensiero che "quel poco tempo" che avevamo lo abbiamo utilizzato con consapevolezza e affetto per rendere speciale una serata con persone per noi speciali...quindi ben vengano le ricettine super veloci se ci aiutano a creare l'atmosfera giusta!
Quella che vi propongo è una soluzione che mi ha "salvato" in diverse occasioni... cene improvvisate, piccole festicciole... o cene in cui avevo paura di aver preparato troppe poche cose da mangiare e mi serviva qualcosa per riempire a tempo record qualche vassoio per improvvisare un antipastino...
Quello che vi serve è un rotolo di pasta sfoglia... comodissimo da tenere in frigo per ogni evenienza, già steso sulla sua bella carta forno... e si trova anche in versione "light" e vegan!  La base è semplicissima: tagliate le pasta sfoglia con la rotella dentellata a quadratini, spennellate il tutto con un'emulsione fatta con metà olio d'oliva e metà acqua (niente uovo spennellato per favore... non è necessario!!)... e poi sbizzarritevi con le spezie! Un pizzico di sale su ogni sfogliatina e via in forno già caldo a 250° per 10 minuti o comunque fino a che non saranno belle dorate! Gli abbinamenti di spezie che vedete sotto sono quelli che preferisco e che ho trovato abbastanza originali: semi di papavero, pistacchi tritati e pepe nero, mandorle tritate e paprika... ma ovviamente le possibilità sono infinite e più sono originali e meglio è!
Spero di avervi dato qualche spunto!
Un abbraccio e a domani :-)


Semi di papavero
Pistacchi tritati e grani di pepe nero macinato
Mandorle tritate e paprika.



mercoledì 2 maggio 2012

Risotto all'ortica

Bentrovati! :-)
Oggi vi parlo di una delle piante più benefiche e buone che ci sia in natura: l'ortica! 
Generalmente l'ortica viene vista solo come un'erbaccia da estirpare... stando attenti, ovviamente, a non toccarla a causa delle sue "qualità" urticanti! Il nome stesso "ortica" deriva dal latino "urere" che significa "bruciare", proprio in riferimento alla sua peluria urticante...
In realtà è una pianta con un numero incredibile di proprietà medicinali... per dirvene solo alcune: 
  • Ha una notevole proprietà antianemica perchè il ferro e l'acido folico in essa contenuti stimolano la produzione di globuli rossi.
  • Ha proprietà vasocostrittice ed emostatica, quindi è utilizzata nei casi di emorragie nasali o per le donne che soffrono di ciclo con perdite abbondanti.
  • E' consigliata in caso di convalescenza, denutrizione e esaurimento perchè le foglie sono ricchissime di fosforo, magnesio, calcio, silicio, manganese, potassio e vitamine A, C e K.
  • Ha un'azione depurativa, disintossicante e diuretica.
  • Facilita la digestione e migliora la capacità di assimilare i cibi.
  • Ha proprietà emollienti e per questo viene impiegata per il trattamento di eczemi, eruzioni cutanee e acne.
  • Per sfruttare le sue proprietà rimineralizzanti, antianemiche, depurative e diuretiche potete farvi un infuso mettendo un cucchiaino di ortica in una tazza di acqua bollente, coprite e lasciate in infusione per 10 minuti; filtrate e bevetelo lontano dai pasti.
Vi sembra poco?!? ....a questo punto se troviamo un po' di ortica, invece di buttarla via, almeno facciamoci un risottino! :-)

Ingredienti:
(dose per 6 persone) 400 gr di riso, 100 gr di ortica, 1 litro e 1/2 di brodo vegetale, 1/2 cipolla bianca, 50 gr di margarina (40 gr per iniziare la cottura e 10 gr per la mantecatura), sale, pepe.
Preparazione:
Puliamo l'ortica staccando le foglie (ovviamente usate un paio di guanti da cucina!) e lavatele bene... io di solito le metto in ammollo per un quarto d'ora in una soluzione di acqua fresca a cui aggiungo amuchina al 2% (20 ml di amuchina per ogni litro d'acqua) e poi la sciacquo di nuovo sotto l'acqua corrente. Per comodità, già che siete a pulirla, vi consiglio di prenderne anche di più di quella che vi serve per la ricetta... la lavate tutta e la congelate in sacchettini già pesati, così avrete già la dose giusta e pronta per l'uso per le prossime volte!
Iniziamo a preparare il risotto facendo appassire la cipolla tritata finemente in 40 gr di margarina; aggiungete il riso e fate insaporire per un paio di minuti. Aggiungete l'ortica, mescolate e iniziate ad aggiungere il brodo (che terrete in caldo su un altro fornello acceso) poco per volta, sempre mescolando e aggiungendone di nuovo ogni volta che viene assorbito. Quando siete quasi a fine cottura regolate di sale e mantecate con 10 gr di margarina. Togliete dal fuoco e aggiungete una bella macinata di pepe nero. Pronto!
Buon Appetito... e un grazie al mio babbo che mi mette sempre da parte l'ortica che trova nel suo giardino! :-)


martedì 1 maggio 2012

Succhi di frutta fatti in casa

Namaste :-)
...e buon primo maggio!

Stamani svegliandomi ho trovato un cielo nuvoloso che purtroppo ci impedisce uscite al mare o passeggiate all'aperto... quindi che si fa, visto che ci tocca stare in casa? Ma è ovvio: esperimenti in cucina con i bimbi!
Era da tanto che avevo in mente di provare a fare il succo di frutta fatto in casa e finalmente oggi mi sono lanciata! E per fortuna ho scoperto che è una cosa semplicissima e veloce da fare! Mi sono decisa più che altro perchè ho notato che non faccio altro che comprare succhi per i bimbi e, di conseguenza, non faccio altro che buttare via contenitori di succhi... va bene che si riciclano con il cartone, ma è sempre comunque una bella "mole" di rifiuti che produciamo... con tre bimbi (...e un po' di nipoti che "bazzicano" per casa) anche solo con un succo di frutta a testa al giorno si fa presto a fare i conti...
Già questo problema mi si era posto un paio di anni fa con l'acqua in bottiglia... non si faceva altro che comprare bottiglie d'acqua e buttare via bottiglie d'acqua... Alla fine abbiamo risolto il problema comprando una brocca filtrante, riducendo così i costi, i rifiuti... e la noia di portare su per le scale le confezioni d'acqua!
Per i succhi voglio risolvere così: inizio a farmeli da sola e li conservo in bottiglie di vetro... quelle della passata di pomodoro sono perfette ...e così riciclo anche quelle! Poi volete mettere la bellezza di fare bere ai bimbi qualcosa che sapete come è stata fatta?!? Solo frutta, acqua e zucchero... niente conservanti o coloranti!
Poi la cosa bella è che potete usare qualsiasi tipo di frutta e inventare abbinamenti originali... altro che sempre pesca, albicocca o pera...
Stamani ho preparato un succo di frutta usando le fragole e le mele... Vi do le dosi, ma ovviamente potete sostituire la frutta con quella che preferite o che avete in casa... Con questa dose mi è venuta una bottiglia da 700 ml.
 
Ingredienti:
400 gr di fragole, 100 gr di mele, 200 gr di acqua, 100 gr di zucchero, il succo di mezzo limone.
Preparazione:
Mescolate l'acqua con lo zucchero e portatela a ebollizione; appena bolle aspettate 3 minuti e aggiungete la frutta sbucciata, privata dei semi e tagliata a pezzetti. Mescolate e fate cuocere per 5 minuti. Spengete il fuoco, aggiungete il succo di limone e frullate bene. A questo punto se decidete di consumarlo subito versatelo in una brocca e fatelo raffreddare. Ma potete anche farne un po' di più e conservarlo anche per tre mesi usando il procedimento del sottovuoto, proprio come per le marmellate! Lavate bene con acqua calda le bottiglie di vetro che utilizzerete, poi mettetele senza il tappo in forno a 100° per almeno 10 minuti, in modo da sterilizzarle. Appena avete frullato il succo versatelo ancora bollente nelle bottiglie, tappatele e fatele raffreddare a testa in giù... pronte!