martedì 15 gennaio 2013

Tortini di miglio e spinaci con salsa agrodolce

Namaste :-)
Stasera avevo voglia di condividere con voi una poesia che da anni tengo sempre appesa vicino alla mia scrivania... ogni volta che la leggo mi emoziona e mi aiuta a tenere a mente che tutto e tutti siamo la stessa cosa... ogni separazione tra noi e gli altri è solo frutto della nostra mente... tutto è interconnesso e dimenticarcene è una delle cause della sofferenza che causiamo a noi stessi e agli altri...
Se avete voglia leggetela... sennò andate direttamente alla ricetta...! ;-)
 
Chiamatemi con i miei veri nomi  (Thich Nhat Hanh)

“Non dire che domani me ne andrò, perfino oggi sto arrivando di nuovo.
Guarda profondamente: ad ogni secondo arrivo, per essere un getto primaverile;
un uccellino, con piccole ali ancora fragili: sto imparando a cantare nel mio nido nuovo;
per essere un bruco nel cuore di un fiore; un gioiello che si nasconde nella pietra.

Ancora arrivo, per ridere e piangere, per aver paura e per sperare.
Il ritmo del mio cuore è la nascita e la morte di tutto ciò che vive.

Sono un insetto che si trasforma sulla superficie dell’acqua.
E sono l’uccello che si lancia giù per inghiottire l’insetto.
Sono una rana che nuota felice nella chiara acqua dello stagno.
E sono il serpente che, silenzioso, si ciba della rana.

Sono un bambino in Uganda, tutto pelle e ossa, le mie gambe esili come canne di bambù,
e sono anche il mercante che vende armi mortali all'Uganda.
Io sono la bambina dodicenne profuga su una piccola barca,
che si getta nell’oceano dopo essere stata violentata da un pirata.
E sono anche il pirata, il mio cuore ancora incapace di vedere e di amare.
Sono un membro del Politburo, con un enorme potere nelle mie mani.
E sono l'uomo che deve pagare il suo "debito di sangue" alla sua gente,
morendo lentamente in un campo di lavori forzati.

La mia gioia è come la primavera, così calda che fa sbocciare fiori su tutta la Terra.
Il mio dolore è come un fiume di lacrime, così vasto che riempie tutti i quattro oceani.
Per favore chiamatemi con i miei veri nomi, perché io possa udire tutti i miei pianti e tutte le mie risa insieme,
perché possa vedere che la mia gioia e il mio dolore sono una cosa sola.
Per favore, chiamatemi con i miei veri nomi, in modo che mi possa risvegliare
e la porta del mio cuore sia lasciata aperta, la porta della compassione".
 


Ingredienti:
Per i tortini: 200 gr di miglio, 150 gr di spinaci, 2 carote, 1 scalogno, 2 cucchiai di salsa di soia, 1 cucchiaino di curry, sale.
Per la salsa: 1 cucchiaio di malto di riso, 2 cucchiai di aceto balsamico, 2 cucchiai di salsa di soia, 1 cucchiaio di acqua.

Preparazione:
In una pentola portate a bollore 200 gr di miglio con 400 gr di acqua; appena inizia a bollire aggiungete 1 cucchiaino di sale, abbassate la fiamma, coprite e lasciate cuocere per circa 20 minuti. Spengete il fuoco e fate riposare.
Intanto in un altro pentolino fate cuocere gli spinaci, le carote e lo scalogno affettati, il curry, la salsa di soia con un pizzico di sale; cuocete per circa 15 minuti dopodichè frullate.
Condite il miglio con la crema ottenuta e mettetelo in stampini da muffins che avrete unto e cosparso di pangrattato (con queste dosi mi sono venuti 8 tortini). Cuocete in forno già caldo a 200° per 15 minuti.
Servite i tortini accompagnandoli con la salsina agrodolce ottenuta semplicemente emulsionando il malto, l'aceto, la salsa di soia e l'acqua.
Per completare il pasto io avevo abbinato i tortini con lenticchie saltate in padella con un po' di curry e ceci saltati con il coriandolo!
Buon Appetito e alla prossima ricetta :-)



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